Andrea Cosimi

L’ha persa Aquilani, non c’é ombra di dubbio secondo me. Sorvolando sulle ormai evidenti e conclamate lacune non colmate dal mercato, perché al Pisa, come ho sempre scritto, manca come il pane una prima punta e un difensore centrale di esperienza, la partita di ieri l’ha persa il Mister.

Innanzitutto non preparandola adeguatamente come sarebbe stato dovuto e opportuno, vista la formazione iniziale messa in campo e l’approccio “molle” di alcuni, perché questo si è visto dal vivo. Durante la partita poi sono riemerse le solite sbadataggini scriteriate difensive e tutta l'”anemia” possibile e persino inimmaginabile davanti, perché alla fine ditemi voi quante occasioni ha prodotto il Pisa con la sua improduttiva ragnatela di passaggi per poi spesso tornare indietro, quasi lo ordinasse il dottore.

Non siamo in grado di fare esperimenti, mettiamocelo in testa tutti. Anche il centrocampo non ha affatto brillato, anzi, zero idee e scarsa capacità di fare filtro. E poi, prima della solita rete presa allo scadere, l’inconcepibile ritardo nell’effettuare le sostituzioni, trascinando un undici che era ormai privo di idee, stanco e allungato.

Questi sono errori gravi, Mister, non sono cose che possono capitare, e forse sarà giunto il momento che si faccia una severa critica a tutto tondo prima che la situazione sfugga di mano. Perché, con buona pace di alcuni benpensanti, il Pisa fa una grandissima fatica a fare punti, è fragile e corre seriamente il rischio di retrocedere di questo passo.

E allora le cose sono solo due: si va avanti così, ma il due gennaio Corrado e Stefanelli, riconoscendo di aver sbagliato, portano in neroazzurro una prima punta e un difensore centrale, oppure è giusto cominciare a pensare ad altre soluzioni.

Mister D’Angelo, vergognosamente adesso rinnegato da diversi tifosi, fu criticato per molto meno, ora come ora sembra che sia lesa maestà non concordare sull’operato dell’allenatore e sugli errori della Società: basta con questo “buonismo” che non serve a nulla. E Knaster che ne pensa di tutto questo?

Dunque, cessino gli esperimenti e si faccia di tutto per pensare a conseguire l’unico obiettivo possibile, la Salvezza, evitando i playout, perché probabilmente non ci sarebbe lo spessore complessivo per vincerlo, soprattutto da un punto di vista psicologico, visti i sogni di gloria sbandierati ad inizio stagione, perché un progetto biennale non può prevedere il ritorno in serie C.

Basta voli pindarici, concretezza ed umiltà per rimanere in B.

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