Andrea Cosimi

C’era diffuso e legittimo timore in città per questo anomalo “derby” ma già alla lettura della formazione iniziale si intuiva che forse avremmo fatto bene. E tutto sommato così è stato. Che il Pisa non possa più giocare a due in mezzo al campo era già palese da settimane e lo avevo ripetutamente scritto e detto, in buona e folta compagnia. E a Cesena Aquilani ha schierato la formazione perfetta per contenere i rischi e per cercare di essere più verticali e propositivi davanti.

Per quanto non sempre impeccabile la difesa, più protetta, se la è cavata dignitosamente. In mezzo, anche se nei primi venti minuti lo Spezia ha dominato, progressivamente si è preso consapevolezza equivalendosi con gli avversari. Davanti ormai dovrebbero essere evidenti due aspetti: il Pisa non può prescindere da Torregrossa, la cui autorevolezza ed il cui senso della posizione crea timore e alimenta spazi e situazioni pericolose.

In secondo luogo, visti i decisivi infortuni di D’Alessandro, Tramoni ed Arena, si spera che venga del tutto accantonato, almeno in questa fase del campionato, quel 4231 che pressoché nulla ha fruttato fino ad ora. Ben vengano dunque le due punte vicine, magari con dietro un trequartista, chissà.

Il pareggio è giusto, le occasioni, poche, ci sono state da entrambe le parti. Rimane il dubbio su quanto deciso dal Var per il fallo che ha impedito a Beruatto (tra i migliori in campo) di andare indisturbato verso la porta ligure. Ma state leggendo uno come me che utilizzerebbe il Var solo per le situazioni oggettive, come un fuorigioco o una palla dentro o fuori, e non fosse, come invece è, legato alla discrezionalità valutativa di qualcuno.

Adesso pausa, che secondo me giunge al momento opportuno a patto che si faccia tesoro e attenta riflessione di ciò che, in queste prime otto giornate, non è andato. Pagata la solita “tassa” alle Nazionali il Pisa avrà tutto il tempo per preparare la difficilissima partita contro il Cittadella, sabato 21 ottobre alle 14. I veneti sono una realtà inossidabile della serie cadetta, corrono anche per rientrare negli spogliatoi e vantano alcune individualità di grande rilievo, specie davanti. Oltre a ciò sono la nostra perenne bestia nera. Speriamo che il buon punto ottenuto domenica non faccia sedere nessuno sugli allori.

E speriamo che la tifoseria si unisca e si compatti per spingere i Neroazzurri alla vittoria invece di perdersi in “paesani” dibattiti su “carri“, “gufi” e “bubbolatori“, con diversi pseudo sostenitori che invece di invocare unità fanno di tutto per alimentare polemiche tra tifosi che, alla fine, fanno male a tutto l’ambiente.

E si dia zero importanza a chi argomenta offendendo: le critiche sono legittime, ma se per formularle si è capaci solo di usare brutte e lesive parole non si deve essere degni né di essere letti né di essere commentati. Nessuno è detentore della verità, mettiamocelo tutti in testa e si rispetti il pensiero altrui, se è espresso con educazione.

Forza vecchio Pisa, salviamo tutti insieme questa importantissima categoria.

Andrea Cosimi

 

Foto: Spezia Calcio (Facebook)

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