Dopo aver dominato nel primo tempo, portandosi in vantaggio, la Fiorentina si fa raggiungere dal Frosinone che, sul proprio campo, ha avuto il grande merito di non arrendersi mai e di crederci fino alla fine, disputando una seconda parte della gara ad alto livello. Vincenzo Italiano riconferma Nzola dal primo minuto e getta nella mischia Parisi posizionandolo sulla corsia di destra.

Nel primo tempo diverse occasioni per la Viola, mentre il Frosinone costruisce poco o nulla davanti. Al 4′ Nzola ha una grande occasione: vince un corpo a corpo con Okoli, ma Turati mura la sua conclusione da distanza ravvicinata. Al 16′ Sottil si divora un gol incespicando prima del tiro a pochi metri dalla porta dei ciociari. Ma pochi minuti dopo la Fiorentina sblocca la gara: al 19′ Duncan mette un bel pallone in area di rigore e l’argentino Gonzalez di testa batte Turati. Uno a zero nella prima frazione, con la Viola che ha fatto ben 14 tiri. Come si evince dai numeri la squadra toscana ha qualche problema nella finalizzazione.

Nel secondo tempo la Fiorentina cala nel ritmo e si limita a controllare la partita concentrandosi sul possesso palla. Il Frosinone, però, resta in partita e, minuto dopo minuto, prende fiducia. Al 68′ sfiora il gol con un bel tiro da fuori area di Mazzitelli. Due minuti dopo, invece, arriva il pareggio: Soulè al 70′ insacca di testa su cross di Caso, in un’azione praticamente identica a quella con cui i viola erano passati in vantaggio nel primo tempo. Italiano fa qualche cambio per ridare brio ai suoi ragazzi ma i risultati non si vedono.

A fine gara mister Italiano riconosce che il problema della sua squadra è la difficoltà a segnare. “Se nel primo tempo concretizziamo le miriadi di palle gol – dice a Sky Sport – questa partita la portiamo a casa. Atalanta e Sassuolo qui hanno perso: sapevamo fosse una trasferta difficile. Siamo alle solite, sbagliamo qualche gol di troppo. È da un po’, però, che non giocavamo con questa veemenza e capacità di creare palle gol”, ha aggiunto, “è un peccato non averla vinta. Sbloccando i centroavanti sono convinto che porteremo a casa questo tipo di partite. Nzola? Non deve innervosirsi, così come Beltran. Prima o poi il gol arriverà, l’importante è che la squadra continui a creare occasioni. Sicuramente entrambi devono fare qualcosa in più e non abbattersi. Non bisogna aver l’ossessione per il gol, ma lavorare per la squadra”. “Nico Gonzalez? Era arrabbiato per la mancata vittoria, mi piace questo atteggiamento. Gli ho detto che se c’è uno più arrabbiato di lui, quello sono io”.

Soddisfatto mister Eusebio Di Francesco, tecnico del Frosinone. “Nel primo tempo abbiamo sofferto la loro maggiore freschezza e fisicità”, dichiara ai microfoni di Sky Sport. Noi siamo stati bravi a rimanere in partita: nella ripresa sapevamo che avremo avuto un’opportunità per pareggiare. La ripresa è stato migliore sotto ogni punto di vista. Stiamo lavorando per approcciare meglio le partite e ridurre gli errori. La nostra forza deve essere sottolineare le cose positive che facciamo. Costruzione dell’azione? Non ne possiamo parlare troppo, sennò riveliamo i nostri segreti. La cosa fondamentale è che i ragazzi credano in quello che l’allenatore trasmette. – ha aggiunto – Dobbiamo essere più verticali in alcune fasi della partita. Soulè? Il gol è importante per lui, pagherà la cena a tutta la squadra. Gruppo? Ho avuto una grande fortuna: oltre al gruppo, c’è una grande società che mi dà il tempo di lavorare e di trasmettere le mie idee. Ci sono pochi ragazzi dello scorso anno, ma chi è rimasto ha dato una mano a far integrare gli altri. Il senso del gruppo e di appartenenza penso di veda in campo”.

Foto e video: Acf Fiorentina (Facebook)

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