Francesco Fasulo

Sulle note di Bob Marley a tutto volume, si chiude con un bel pareggio la trasferta in terra di resistenze.

Resistiamo con una condizione fisica da budini a ferragosto, srotolando una prestazione che evidenzia una impianto di gioco di livello assoluto. Non basta però.
Guardiola risolveva con Messi e ora vince con Haaland gestendo la palla per 70 minuti. Noi abbiamo buoni giocatori ma manca la punta da 70 gol. Arena è una zanzara noiosa per tutti gli avversari ma non basta.

I ragazzi del Principino giocano sempre e solo un tempo, in cui dominano. Poi i crampi e gli acciacchi frenano i ragazzi e non ci permettono di completare l’opera, lasciando in bocca quel sapore di quando mangi il cous cous e non gli spaghetti aglio e olio con l’acciughina.

Lo stadio del Tricolore è meraviglioso. Anche più piccolo sarebbe un lussuoso salotto per Pisa. Un settore ospiti adeguato e pulito mette di buon umore la tifoseria, che scambia cori di pace e simpatia con gli amici granata.

Una serata perfetta orfana della vittoria che avrebbe proiettato la corte nerazzurra nei fasti dell’alta classifica. Calma, calma, abbiamo tempo. Every little thing is gonna be alright… lo dice anche il giamaicano!

Ricomincia la Superhope, i miglioramenti sono sensibili.

P.S. Nel pre gara un Sampei d’Arno ha pescato nel fossato un pesce vero (ributtato in acqua) con una canna da pesca tascabile portata da casa. Cos’è il genio? È fantasia, intuizione, colpo d’occhio e velocità d’esecuzione. Come poetizzava il grande Rambaldo Melandri (Gastone Moschini) in “Amici miei” del compianto Monicelli.

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