Marco Monaco

Il mese di ottobre rappresenta per il galoppo agonistico il mese delle grandi corse classiche e anche quest’anno ha consegnato alla storia verdetti indelebili ed inequivocabili. Andiamo con ordine: il 2 ottobre Alpinista (nella foto), femmina grigia di 5 anni, è stata la protagonista indiscussa del Prix de l’Arc de Triomphe, la numero 1 delle corse classiche mondiali. Rispettando i pronostici che la davano favorita in un lotto di venti partenti, ha battuto con autorevolezza i maschi più accreditati sotto gli occhi di un pubblico parigino estasiato. La campionessa ha coronato un percorso agonistico che la consacra tra i leggendari della storia di questo bellissimo ed amato sport. I sei primi posti consecutivi in altrettante corse di GR1 ottenuti nei vari ippodromi europei è un record che pochissimi cavalli possono vantare, ma andiamo oltre e ci sbilanciamo, nessun cavallo ha vinto consecutivamente e nell’ordine in Germania (Hoppgarten, Colonia, Monaco di Baviera), Francia (Saint Cloud), Inghilterra (York) e nuovamente Francia (Longchamp), prove di massima eccellenza.

Se la femmina ha lasciato un segno indelebile e non ha ancora concluso il suo percorso – è probabile infatti la sua presenza alla Japan Cup di Tokyo il prossimo novembre – c’è un maschio che ha fatto sognare ma che alla sua ultima corsa, contro ogni più nefasta previsione, ha deluso piazzandosi solamente al quarto posto. Questo cavallo è Baaeed, il baio di 4 anni che aveva corso dieci volte tagliando sempre per primo il traguardo, un dieci su dieci di cui 6 GR1 consecutivi. Le prestazioni avevano fatto sprecare paragoni con l’eterno Frankel, anche perché il percorso agonistico era quasi identico alla leggenda, ma impreziosito con una vittoria in terra francese a Longchamp.

Dopo la vittoria dirompente nella Juddmonte, la stampa specializzata e gli appassionati lo avrebbero voluto partente al Prix de l’Arc de Triomphe, ma l’entourage ha rispettato i programmi, correndo la Champion Stakes di metà ottobre ad Ascot, tenuto anche conto che il terreno della pista parigina non è mai al top nel periodo a causa delle frequenti precipitazioni autunnali. Per tre mesi Baaeed è stato offerto da Bookmakers a 2 contro 5, una quota grassissima per chi conosce il cavallo e le sue potenzialità, ma il 16 ottobre è successo l’imprevedibile, su un terreno decisamente poco gradito il cavallo imbattuto, destinato ad essere l’erede dell’immenso Frankel, non è riuscito ad esprimere tutto il suo potenziale, arrivando vicino ai primi ma deludendo le aspettative del mondo intero, con un “official Rating” pari a 135 è arrivato quarto.

Riguardando attentamente il filmato della corsa è chiara la mancanza di fluidità nel galoppo, come se i ferri rimanessero incollati al terreno. Il ritiro ufficiale non è stato ancora sancito ma è questione di giorni; a nostro avviso potrebbe ancora dare molto al livello agonistico ma conosciamo anche cosa significa mandarlo in razza e se ciò avverrà, aspetteremo con curiosità anche tali prestazioni.

Alpinista e Baaeed rimangono i protagonisti indiscussi del 2022. Con la speranza che il 2023 crei nuove leggende, torniamo in Italia. Nel pieno della stagione autunnale, che vede gli ippodromi di Milano e Roma al centro dei riflettori con le pattern nostrane, sabato 22 ottobre alle ore 14.30 riparte la stagione agonistica al Prato degli Escoli, lo storico ippodromo di San Rossore a Pisa.

Ci siamo lasciati con Lanfranco Dettori che vinceva il suo primo “Premio Pisa” con Il Grande Gatsby e ripartiamo con rotta chiara e sicura verso le tradizionali prove prenatalizie, ovvero il “Criterium” per i cavalli di due anni sulla distanza dei 1.500 metri ed il “Piazza dei Miracoli” sui 2.200 per gli anziani (Listed Race). Altra prova di spessore è il premio “Andred” per cavalli anziani (HPA). Da registrare anche la settima edizione del “Tower of Pisa Cup”, per cavalli di 4 anni ed oltre sulla distanza dei 1.750 per il cavallo purosangue arabo riconosciuti WAHO e regolarmente iscritti allo Stud Book.

Abbiamo intervistato telefonicamente il direttore della Società Alfea, Emiliano Piccioni, che ci ha dato alcune notizie molto interessanti, in merito all’impianto e specialmente alle piste. Lunedì scorso c’è stato il sopralluogo della commissione governativa ed il galoppo di tre cavalli montati dagli esperti fantini Dario Di Tocco, Mario e Gravino Sanna. Alla fine tutti sono rimasti soddisfatti e l’impianto ha passato l’esame a pieni voti. Il direttore ci ha rivelato che adesso le piste sono monitorate con speciali sensori elettronici che forniscono in tempo reale dati sullo stato agronomico, monitoraggio che consente interventi immediati ove necessario e garantiscono una maggior sicurezza per tutti gli addetti ai lavori, uomini e animali.

Alla domanda sullo stato dell’arte del galoppo in Italia il dirigente ha scisso la risposta in due parti, riferendo che a livello nazionale tutto è determinato dagli stanziamenti del bilancio dello Stato, che ad oggi non sono conosciuti, mentre a livello locale Alfea continua il proficuo dialogo con istituzioni e pubblico e ha fatto miglioramenti sostanziali sull’accoglienza, ampliando i locali del ristorante al centro delle piste e l’area giochi per i più piccoli.

A concludere abbiamo contattato anche Sara Del Fabbro, la giovane Jockette, astro nascente del nostro galoppo che ad inizio settembre, insieme ad altri due colleghi Stefano Raimondo Saiu e Andrea Mezzatesta, sono rimasti coinvolti in una brutta caduta a San Siro. I tre si stanno rimettendo ed in merito alle sue condizioni di salute Del Fabbro ci ha detto che è in fase di totale guarigione; tutti i giorni fa sedute di fisioterapia ma non sarà pronta per l’inizio della stagione pisana, ha promesso però che verrà da spettatrice a trovare i suo fans.

Per quanto riguarda il convegno inaugurale, sono previste sei corse con un totale di partenti pari a 57, almeno 8 per ogni corsa, trend decisamente in contro tendenza rispetto alla media degli altri ippodromi, un dato non solo statistico e molto incoraggiante per il settore, perché le prove numerose sono oggettivamente più intriganti e divertenti sia per l’esperto scommettitore che per il semplice e disinteressato spettatore.

La prova più importante del pomeriggio sarà un Handicap sulla distanza dei 1.500 metri per cavalli di tre anni ed oltre. Le altre prove, sempre molto equilibrate e interessanti, siamo certi che faranno felici gli scommettitori che decideranno di regalarsi il primo convegno autunnale nella splendida cornice del Parco di San Rossore.

Marco Monaco

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