Marco Monaco

Giovedì scorso vi abbiamo presentato l’evento più ricco del Galoppo mondiale, stavolta vi raccontiamo la cronaca, corsa dopo corsa, di questo singolare sabato pomeriggio di sport e cavalli. Intanto ricordiamo chi ha ideato e promosso l’evento…

Mohammed bin Rashid Al Maktoum (foto sopra), vice presidente e primo ministro dell’UAE, qui ritratto all’ippodromo di San Rossore (Pisa) in occasione del “FEI Meydan European Championship Young Riders & Juniors” svoltosi nel 2018 (fonte: www.sanrossore.it).

Ma entriamo nel vivo della kermesse, partendo dalla dotazione di ogni corsa che è suddivisa tra i primi otto classificati attraverso le seguenti percentuali: 58% al 1° classificato, 20% al 2°, 10% al 3°, 5% al 4°, 3% al 5°, 2% al 6°, 1% al 7° ed 8°.

Per gli amanti delle statistiche possiamo ricordare che nell’intervallo di tempo compreso tra il minuto e i due minuti e mezzo ai vincitori vengono assegnati premi in denaro che partono dal modico importo di 580mila dollari statunitensi ad un faraonico assegno da quasi sette milioni. Detta così si potrebbe gridare alla scandalo, noi però, che conosciamo i sacrifici che si fanno in questo mondo, non siamo né sorpresi e né scandalizzati, e a dirla proprio tutta nessuno sperpera il denaro e gli organizzatori della Dubai World Cup non fanno eccezione.

Da una piccola ricerca su internet scopriamo  il prezzo di una camera matrimoniale al Medyan Hotel: oltre 4mila euro per un last minute. Se si pensa che l’ippodromo offre 80mila posti a sedere e tutte le edizioni hanno registrato il sold out, fare due conti mostra il ricchissimo giro d’affari. Visto che l’analisi economica dell’evento è di una semplicità unica, proviamo ad analizzare il risultato delle nove corse in programma.

Ogni corsa esprimeva un favorito ma come vuole la regola non sempre il favorito è vincitore, ed è proprio per questo che la scommessa ippica rimane la più avvincente ed imprevedibile. Da sempre succede così, e anche nell’ippodromo più moderno e tecnologico del mondo il verdetto non è stato unanime…

Gli arrivi corsa per corsa

Godolphin Mile: Bathrat Leon, cavallo giapponese di 4 anni, quota 85/1
Gold Cup: Stay foolish, cavallo giapponese di 7 anni, quota 5,5/1 il contro favorito
Al Quoz Sprint: A Case of you, cavallo irlandese di 4 anni, quota 13,25/1
UAE Derby: Crown Pride, cavallo giapponese di 3 anni, quota 14/1
Golden Shaheen: Switzerland, cavallo americano di 8 anni, 24/1
Turf: primi a pari merito Lord North, cavallo irlandese di 6 anni, 2,40/1 Panthalassa, cavallo giapponese di 5 anni, 5,10/1
Sheema Classic: Shahryar, cavallo giapponese di 4 anni, 9,10/1
World Cup: Country Grammer, cavallo americano, 9,00/1

E i fantini italiani come sono andati?

Ovviamente non hanno deluso, Lanfranco Dettori ha vinto DP World da 5milioni e la World Cup da 12 milioni di dollari, Cristian Demuro ha conquistato lo Sheema Classic da 6 milioni di dollari. I cavalli mancheranno, ma i fantini certamente no.

Lanfranco Dettori
Cristian Demuro

Abbiamo sognato e gioito immersi nei display che trasmettevano l’evento, non ci resta che aspettare la nostra piccola World Cup ovvero il mitico ed unico “Premio Pisa”, il 132° appuntamento. Domenica 3 aprile nella tenuta di San Rossore, il luogo che ha visto muovere i primi passi del Cavallo invincibile, non mancherà lo spettacolo!

 

Foto in alto: Frankie Dettori (Twitter)

 

 

Autore

Libero professionista Consulente aziendale per l'organizzazione ed il marketing. Medaglia d'oro Avis - donatore di sangue. Presidente di Promosferae Ass.ne Promozione Sociale, organizzazione no profit che si occupa di cultura, sociale, formazione, ambiente. Giornalista per passione.

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