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Il ricordo del professor Giulio Soldani

- Cultura
23 Giugno 2021

Il 25 giugno 2011, nella sua casa di Palaia, si spense il professor Giulio Soldani. Lasciò la moglie Maria Letizia Sicari e i figli Emanuela, Federico, Maria Elisa e Maria Teresa.

Nato il 22 marzo 1943 a Pisa, laureato con lode in Medicina e Chirurgia nel 1968 si specializza in Anestesiologia e Rianimazione presso l’ateneo pisano e in Tossicologia Medica presso quello di Pavia. Intrapresa la carriera universitaria nel 1990 divenne ordinario di Farmacologia e Tossicologia Veterinaria nell’Università di Pisa. Quarant’anni di ricerca e insegnamento con riconoscimenti a livello nazionale e internazionale che culminano nel 2002 con l’assegnazione dell’Ordine del Cherubino, la massima onorificenza attribuita dall’Università di Pisa a quanti hanno contribuito ad accrescere il prestigio dell’ateneo.

Esperto nel campo del doping unisce a questo la sua passione per i cavalli e viene chiamato a controllare questi animali al Palio di Siena. Proprio per questa importante manifestazione redige il protocollo dei farmaci per la tutela della salute degli animali. Nell’autunno del 1969 incontra Alleanza Cattolica, di cui è tra i fondatori, e contribuisce alla nascita della “croce” pisana dedicata a sant’Enrico Imperatore diventando, poi, responsabile regionale.

Nonostante alcuni problemi di salute continua a seguire i suoi numerosi impegni mettendo sempre a disposizione le proprie competenze scientifiche, in particolar modo nelle battaglie contro l’aborto, l’eutanasia e la cultura della droga. In questo campo collabora attivamente con l’Associazione pisana “Gruppo Il Ponte” e assieme al suo fondatore, Corrado Galluzzi, porta nelle scuole le esperienze di ex tossico dipendenti assieme all’informazione scientifica di alto livello.

La sua famiglia e quella di Alleanza Cattolica ricordano il marito, il padre, lo scienziato e l’uomo di fede nel decimo anniversario della morte, con una S. Messa che sarà celebrata sabato 26 giugno a Pisa nella chiesa del Sacro Cuore, in via Bonanno, alle ore 18.00.

Andrea Bartelloni

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Un fiume unisce la Toscana e rappresenta il modo di vivere forte e intraprendente del suo popolo. L'Arno.it desidera raccontarlo con le sue storie, fatiche, sofferenze, gioie e speranze. Senza dimenticare i molti toscani che vivono lontani, o all'estero, ma hanno sempre nel cuore la loro meravigliosa terra.

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