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Il rally del Ciocco a Neuville e Wydaeghe

- Sport
14 Marzo 2021

L’emozionante rally Il Ciocco (Lu), giunto quest’anno alla 44ª edizione, vede trionfare Thierry Neuville e Martin Wydaeghe, a bordo della loro Hyundai i20 R5 gommata Pirelli. Non aveva nascosto la sua voglia di vincere il pilota ufficiale di Hyundai Motorsport nel Mondiale Rally (attuale secondo nella classifica iridata piloti), anche se la sua partecipazione alla gara garfagnina era legata soprattutto all’esigenza di fare chilometri con il suo nuovo navigatore Wydaeghe. “Le prove speciali del rally Il Ciocco, dove correvo per la prima volta, mi sono piaciute subito”, ha spiegato all’arrivo Neuville. “Poi ho trovato grande stimolo nel confrontarmi con un gruppetto di piloti molto veloci, che ho conosciuto qui. Dopo le prime prove di assaggio, ho iniziato a spingere ed è venuto il risultato”.

Al secondo posto il bresciano Stefano Albertini, affiancato da Danilo Fappani. Un piazzamento importante che sa quasi di vittoria: perché è riuscito a stare davanti a Neuville, tenendogli a lungo il fiato sul collo, prima di mollare alla fine. Ma anche perché il pilota della Skoda Fabia by Munaretto, calzata Pirelli, centra il successo pieno per il Campionato Italiano Rally Sparco.

Albertini e Fappani

Al terzo posto Giandomenico Basso, già campione europeo e italiano (l’ultima volta due anni fa) in coppia con Lorenzo Granai. All’inizio ha perso un po’ di secondi con la sua Skoda Fabia R5 Delta Rally, ma una volta ritrovata la giusta convinzione, nel finale di gara, ha infilato una serie di ottimi tempi, fino a passare avanti a Fabio Andolfi (Aci Team Italia), nella prova conclusiva, conquistando il terzo posto. Andolfi insieme a Savoia e alle Skoda Fabia R5 Motorsport Italia, gommata Michelin, vedeva sfumare così, proprio alla fine, un terzo posto per il quale aveva a lungo battagliato con un altro alfiere del progetto federale, Damiano De Tommaso. Una lotta sul filo del secondo fin quasi alla fine, quando il giovane pilota varesino, per una “toccata” pur leggera, apriva la ruota posteriore destra della Citroen C3 R5 FPF e si ritirava, vanificando una prestazione, fino a quel momento, di alto livello.

Al quinto posto finale si piazzava il lucchese Rudy Michelini, con Perna, che non riuscivano a trovare il giusto feeling con la Volkswagen Polo R5 e con le gomme Michelin, in una gara che spesso li ha visti, in passato, tra i protagonisti, per una prestazione che comunque, in ottica campionato CIRA, li vede sul podio.

Alla sua terza gara con la Skoda Fabia R5 Balbosca, il giovane fiorentino Tommaso Ciuffi, con Gonella, ha preferito non prendere subito rischi eccessivi, puntando ad una crescita costante in gara, da mettere a frutto nelle gare future. Chi torna a casa dal Ciocco con una soddisfazione enorme è il venticinquenne pistoiese Thomas Paperini, con Monica Cicognini alle note che, alle prime esperienze in gare “importanti” e in un rally con tanti fuoriclasse al via, coglie un settimo posto di prestigio. Proprio davanti ad un altro dei delusi, al rally Il Ciocco, Marco Signor, con Pezzoli a fianco, che non è riuscito a trovare spunti velocistici di rilievo con la Volkswagen Polo R5 Step Five.

Il guizzo iniziale, sulla Super Prova Speciale, di Paolo Andreucci, con Pinelli e la Skoda Fabia R5 gommata MRF, coperture che il campione garfagnino ha il compito di sviluppare, in futuro, non è stato seguito da una gara di vertice, nonostante l’impegno di Andreucci, capace comunque di staccare alcuni tempi interessanti, ma non di salire più su del nono posto finale.

Il passo molto sostenuto della gara ha fatto una vittima illustre, Craig Breen. Il pilota irlandese, del team Hyundai Motorsport, in coppia con Paul Nagle, è stato tra i protagonisti di vertice, ovviamente con una i20 R5, fino alla quinta prova speciale – seconda ripetizione della Massa-Sassorosso – dove, nel tratto finale, incappava in una uscita di strada che lo toglieva di gara. Soddisfatto a metà, alla fine, Andrea Adamo, team principal Hyundai Motorsport, presente al Ciocco. Felicità per la vittoria di Neuville, attesa ma non scontata, ma disappunto per il ritiro di Breen, iscritto al Campionato Italiano Rally Sparco, anche in eventuale supporto di Andrea Crugnola, campione italiano in carica, con Ometto alle note, ingaggiati da Hyundai Rally Team Italia per la corsa al tricolore, ma incappati al Ciocco in una prestazione sottotono. Dovuta un po’ a problemi ad un semiasse, nelle fasi iniziali, ma poi per un feeling con la vettura, nuova per Crugnola, che ha stentato a trovare.

Questi i verdetti di un rally Il Ciocco e Valle del Serchio da antologia: centosessantuno partenti (95 nel CIR e 66 nella gara CRZ), tanti campioni al via, un parco vetture da sogno, una gara avvincente. Un rally che rimarrà scritto a caratteri cubitali nella lunga storia di questa gara.

“È stato complicato gestire un evento di queste proporzioni – chiosava alla fine Valerio Barsella, stanco ma felice event manager del rally Il Ciocco – ma alla fine abbiano condotto in porto un evento, credo, importante. Sportivamente ma anche per il territorio che, con tanta gente a riempire, nel rispetto delle norme anti Covid19, le strutture ricettive in tutta la zona, fino a Lucca, con una ricaduta economica rilevante per il territorio e tre giorni di quasi normalità”.

A Federico Gasperetti il Ciocco CRZ sul filo di lanaL

L’esperto pilota Federico Gasperetti, in coppia con Ferrari e la Skoda Fabia R5 Gima Autosport, hanno vinto sul filo di lana il rally Il Ciocco versione Coppa Rally di Zona. Nell’ultima delle cinque prove speciali disputate è riuscito a scavalcare il lucchese Luca Panzani, con Alessia Bertagna, su Skoda Fabia R5 Pavel Group. Quest’ultimo, vincitore del Ciocco CRZ 2020, inizialmente in testa, perdeva il vantaggio accumulato, rischiando anche di farsi superare, al secondo posto, dallo spezzino Claudio Arzà, con Moriconi e la Citroen C3 R5 G Car, che hanno chiuso il podio a soli 1”2 da Panzani.

Federico Gasperetti-Federico Ferrari, Skoda Fabia R5 #202, Pistoia Corse

 

 

Foto: M. BETTIOL

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Un fiume unisce la Toscana e rappresenta il modo di vivere forte e intraprendente del suo popolo. L'Arno.it desidera raccontarlo con le sue storie, fatiche, sofferenze, gioie e speranze. Senza dimenticare i molti toscani che vivono lontani, o all'estero, ma hanno sempre nel cuore la loro meravigliosa terra.

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