Francesco Fasulo

Sette punti in 6 giorni sono un tesoro meraviglioso. Due partite clean sheet e Perillik sempre più sicuro “Nel grande e nel piccolo, il carattere consiste nel perseguire con fermezza l’opera in cui ci si sente capaci”. La squadra, filosofeggiando con Goethe, continua vento in poppa verso un porto sicuro al centro della classifica. La procella è alle spalle e andiamo a Lecce il sabato prima dello “Stranatale” (copyright depositato) senza patemi e non vinti. Davvero non abbiamo mai vinto a Lecce? Bisognerebbe chiedere al Chiavacci (memoria storica del Pisa ndr).

Se fossi grasso e affamato e non ci fosse questo maledetto casino andrei a mangiare una puccia leccese (nella foto) prima della partita, poi “ciceri e tria” e infine un pasticciotto, il tutto accompagnato da un Primitivo di Manduria.

La “Prima volta” è una canzone di quel gruppo locale che si chiama come il vino. No, non i Primitivi. L’altro vino. “Via le mani dagli occhi” è un campionato “Meraviglioso”, “Come sempre”. Bona Ugo!

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PISA – Perilli, Lisi, Benedetti, Caracciolo, Birindelli (72′ Belli), Siega, Mazzitelli, Gucher (78′ De Vitis), Vido (65′ Soddimo), Marconi (72′ Masucci), Sibilli (65′ Palombi). Allenatore: D’Angelo

PESCARA – Fiorillo, Scognamiglio, Bocchetti, Guth, Bellanova, Valdifiori (65′ Fernandes), Maistro (65′ Ceter), Jaroszynski, Memushaj (55′ Crecco), Galano, Capone (55′ Omeonga). Allenatore: Breda

Ammoniti: Guth (Pe), Maistro (Pe), Mazzitelli (Pi), Valdifiori (Pe), Benedetti (Pi)
Arbitro: Daniele Paterna (Teramo)

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