Andrea Cosimi

La vittoria in rimonta negli ultimi minuti, quasi speculare a quella di Reggio Calabria, ha fatto impazzire di gioia il Popolo Pisano nelle proprie case. Pensiamo ad essere felici invece di alimentare divisioni sul web con ormai melensi richiami a carri “sui cui montare” o dai quali “essere buttati fuori”. Le critiche, se costruttive e affettuose, dovranno sempre avere il loro giusto spazio. Punto.

Cerchiamo di non smarrire la razionalità e, godendoci lo splendido successo di ieri, rimarchiamo innanzi tutto l’importanza di non perdere mai gli scontri diretti con le dirette concorrenti per la Salvezza, perché ad oggi è solo questo l’obiettivo che dobbiamo conseguire in tutti i modi.

Per adesso due pareggi esterni con Reggiana e Vicenza, un pari interno con la Cremonese e la vittoria sull’Ascoli: bene così, anche se i punti, con maggiore attenzione, potevano essere di più (senza dimenticare la direzione arbitrale che ci ha privato della rete vincente di Masucci contro i grigiorossi di Bisoli).

Un altro dato cui continuare a fare attenzione è quello della differenza reti, assolutamente da migliorare: siamo a meno dieci, e non è un bel vedere. Della partita di ieri mi rimane impressa la buona prestazione del volenteroso Perilli e quei cambi che hanno letteralmente rivoltato la partita.

E qui almeno due giocatori meritano una sottolineatura: Birindelli, se viene finalmente liberato da compiti difensivi, è in grado di spaccare la partita, come ha fatto ieri con quella cavalcata meravigliosa. Coloro che hanno criticato, pochi per fortuna, questo ragazzo di appena ventuno anni non mi hanno mai trovato d’accordo.

Sibilli poi, in silenzio ed in punta di piedi, ogni volta che è chiamato in causa è decisivo: molto dotato tecnicamente, grande senso della posizione, un fisico che si fa rispettare: ormai un giocatore irrinunciabile nello scacchiere neroazzurro nel quale, progressivamente, ritengo inevitabile che trovi sempre più spazio.

Adesso il Pisa occupa una più confortante quattordicesima posizione, un punto sulla zona playout. I tre punti non azzerano di colpo le esigenze di mercato a gennaio, soprattutto in difesa, ma certo portano una ritrovata ventata di ottimismo che va ben gestita e cui bisogna stavolta dare continuità.

A partire da una prestazione prudente ed accorta contro un tosto Pordenone che fa del contropiede la sua arma letale.

Foto offerte da Studio Bartelloni

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