La situazione fortunatamente migliora e a breve anche la Toscana dirà addio alle rigide restrizioni previste dalla zona rossa: “La Toscana probabilmente sarà zona arancione a partire dalla mezzanotte fra sabato 5 e domenica 6 dicembre”, annuncia su Facebook il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. “Nel nuovo dpcm vi è una novità importante per la quale sento di aver avuto un ruolo perché l’ho sempre sollecitata e quindi ringrazio il governo per averla recepita: consente una valutazione del comitato tecnico scientifico che può ridurre i tempi di permanenza in una zona, che prima erano di 15 giorni. Quindi, io confido nella prossima riunione di giovedì del comitato tecnico scientifico di poter dimostrare che abbiamo delle condizioni di parametri, di Rt che possano far sperare di tornare in zona gialla non tra 15 giorni ma nella settimana immediatamente successiva, da lunedì 13. Naturalmente è una speranza, niente di più perché ancora occorre che i dati continuino ad andare bene. Ma questo è un monito un po’ per tutti: se continuiamo ad avare dei comportamenti virtuosi, probabilmente potremmo farcela a restare in zona arancione solo una settimana”.

Nella bozza sul monitoraggio settimanale sul Covid diffuso dall’Istituto superiore di sanità, con i dati che si riferiscono al periodo compreso fra il 23 novembre e il primo dicembre, si legge che l’indice di trasmissione del contagio (Rt) è sceso a 0,91, quindi sotto la soglia di sicurezza 1 (una persona positiva contagia un’altra persona). Ma si parla di 5 regioni ancora sopra a 1. Tra queste c’è anche la Toscana, con Rt a 1,01, superiore di pochissimo al limite di sicurezza. Dato rassicurante in vista del ritorno alla zona arancione.

I numeri – Il bollettino regionale di oggi parla di 1.739 ricoverati in ospedale, di cui 272 in terapia intensiva in condizioni critiche. Sette giorni fa i ricoverati erano 1.925 con 278 in terapia intensiva.

Cosa prevede la zona arancione: riaprono i negozi

Divieto di entrare e uscire dalla regione, salvo che per “comprovate esigenze”: motivi di lavoro, salute e urgenza. Permessi gli spostamenti “strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza”; quest’ultima è consentita anche agli studenti di seconda e terza media. Si può circolare liberamente nel territorio del proprio comune senza alcuna autocertificazione. Vietati gli spostamenti tra comuni – con mezzi pubblici o privati – in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione. Spostamento consentito solo per “comprovate esigenze”. Si può svolgere attività motoria e sportiva all’aperto e all’interno dei confini del proprio comune: palestre e piscine chiuse. Riaprono tutti i negozi così come i centri commerciali: questi ultimi, tuttavia, restano chiusi nei festivi e prefestivi. Restano chiusi bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie. Via libera alla ristorazione con consegna a domicilio e quella con l’asporto, fino alle 22. Resta il divieto di consumare sul posto o nelle vicinanze.

La polemica politica

“Riteniamo che un buon amministratore debba mantenere determinate promesse fatte ai cittadini e se quanto da lui affermato, viceversa, non si realizza, debba fare un serio esame di coscienza”, afferma in una nota Giovanni Galli, consigliere regionale toscano della Lega. “Ci riferiamo, in particolare, al presidente Giani che, con tempi e modi inappropriati, aveva detto che la Toscana sarebbe entrata in fascia arancione forse già da quest’oggi, o al massimo da domani, mentre, com’è ormai noto, tutto questo succederà solamente domenica. Abbiamo la forte impressione, dunque – precisa l’esponente leghista – che il Governatore non abbia la forza e la doverosa determinazione nel rapportarsi col Governo, al contrario di altri suoi colleghi che, viceversa, hanno strappato, nel tempo, alcune significative deroghe. Di questa scarsa incisività – prosegue Galli – ne fanno direttamente e pesantemente le spese le attività produttive che, dovranno ancora aspettare, prima di poter, finalmente, riaprire i propri esercizi; in un momento così drammatico per l’economia nazionale e toscana, anche 24 ore in più d’attesa sono un pesante fardello”. “Invitiamo quindi  il presidente della Regione – conclude Galli – per una forma di doveroso rispetto nei confronti di chi amministra, a riflettere prima di esternare, illudendo incautamente i cittadini su questioni non secondarie. Ora, prospetta di passare in fascia gialla il prossimo 13 dicembre: un’altra uscita ad effetto senza costrutto, oppure stavolta, finalmente, ci azzeccherà?”.

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