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Ci mancava anche la bufala sul tampone e i ragazzi che non entrano a scuola

- Cronaca
26 Ottobre 2020

La mamma dei cretini, recita un antico adagio, è sempre incinta. L’ultima conferma arriva da piccolo comune della provincia di Pisa, Monteverdi Marittimo (800 abitanti). Una ragazzina stava per entrare a scuola quando, all’improvviso, intorno a lei si crea il vuoto. Che succede? Qualcuno spiega: “Il suo babbo è in attesa del tampone, potrebbe essere positivo…”. La paura è tanta e così i ragazzi restano fuori. Una professoressa chiama il sindaco che le spiega come stanno le cose: “La Asl non mi ha segnalato nessun tampone, siamo uno dei pochi paesi della Toscana ancora Covid free”. Balla colossale dunque. Oggi va di moda chiamarle fake news… con tutte le conseguenze negative che determinano.

Pare che tutto sia nato sullo scuolabus, quasi per scherzo (bello scherzo, direte voi, ma si sa i ragazzi, a volte, sono capaci delle peggiori cose). Un ragazzino si è inventato la storia e, in un attimo, ha iniziato a girare da un ragazzino all’altro. Al punto che, al di là della verità, nessuno dei compagni della ragazzina voleva più entrare a scuola.

Il sindaco di Monteverdi Marittimo, Francesco Govi (nella foto), ha condannato quanto accaduto e si è scusato con la studentessa: “Gravissimo l’episodio che si è verificato questa mattina all’ingresso delle scuole. Una bambina è stata messa in disparte dai quasi tutti i compagni solo perché si vocifera che il padre sia in attesa dell’esito del tampone. Oltre ad averla isolata hanno minacciato di non entrare in classe se l’avessero fatta entrare in aula. A nome di tutta l’amministrazione porgo le scuse alla bambina e alla famiglia per gli atti incivili e deplorevoli che si sono verificati, ricordando nuovamente che è compito dell’amministrazione comunale e dell’istituto scolastico prendere provvedimenti di natura sanitaria per la tutela della salute degli studenti. Mi dispiace ma il Coronavirus ci ha reso peggiori questa è la realtà. So che non basteranno le nostre scuse per il danno emotivo procurato questa mattina alla bambina. Vergogna”.

Ha ragione il sindaco. Vergogna! È quello che dovrebbe provare l’imbecille che ha inventato questa storiaccia e quelli che, senza alcun fondamento, hanno prestato fede a una voce non confermata. State attenti, cari ragazzi. A scherzare con il fuoco ci si brucia.

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