C’è il nome e cognome di diciassette persone nel registro degli indagati della procura della Repubblica di Massa Carrara per il crollo del ponte sul fiume Magra avvenuto lo scorso 8 aprile. Nel crollo rimasero ferite due persone.

Fra gli indagati per disastro colposo ci sarebbero dirigenti e tecnici dell’Anas e della Provincia di Massa Carrara, i due enti che nel corso degli anni hanno curato la manutenzione del ponte. La procura ha chiesto inoltre la nomina di un perito che accerti le cause tecniche del crollo, che fortunatamente non ha causato vittime, anche grazie allo scarso traffico dovuto al lockdown per l’emergenza coronavirus.

Come già avevamo scritto l’amministrazione comunale di Aulla aveva fatto ripetute segnalazioni all’Anas, per chiedere verifiche attente sulla solidità della struttura, ricevendo continue rassicurazioni e, di fatto, nessun limite al traffico, compreso quello pesante.

Intanto si parla della ricostruzione. “Il commissario dovrà essere toscano” e bisogna “fare presto e bene”, ha detto il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, alla vigilia della visita in programma oggi del ministro Paola De Micheli a Massa Carrara. “La ricostruzione dov’era e com’era del ponte è priorità assoluta per il rilancio delle infrastrutture in Toscana e in Italia”.

 

 

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