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La sicurezza privata (modello Lega) fa scoppiare la bagarre in Regione Toscana

- Politica
12 Febbraio 2020

Il consiglio regionale della Toscana oggi, tra le tante cose, avrebbe dovuto discutere la legge sulla sicurezza urbana. A un certo punto si è venuto a creare un siparietto davvero surreale. Vediamo cosa è accaduto, come denunciato da Susanna Ceccardi, europarlamentare della Lega che, come vedremo più avanti, è direttamente coinvolta nella vicenda. “Durante la seduta Italia Viva ha presentato un ordine del giorno, collegato alla legge regionale sulla sicurezza, per istituire il servizio di vigilanza privato durante l’orario notturno nei comuni. Praticamente quello che abbiamo fatto a Cascina un anno fa con le sentinelle di notte”, ricorda l’esponente del Carroccio, già sindaco di Cascina dal 2016 al 2019.

A quel punto i consiglieri regionali della Lega hanno fatto presente di voler votare il documento promosso da Italia Viva, visto che, come spiega la Ceccardi, riconosceva “il merito di quanto fatto nel nostro comune durante il mio mandato amministrativo e plaudendo al fatto che la regione voglia copiare il modello Cascina”. Ma la mossa non è stata gradita dalla maggioranza. “È scoppiato il panico tra le fila della sinistra – racconta Ceccardi – una scena meschina ed imbarazzante con sospensione del consiglio e ritiro dell’atto presentato all’ordine del giorno”.

Ceccardi sottolinea che quella vissuta in consiglio regionale è una sconfitta per la democrazia. E rileva: “Il buon senso non ha colore politico e il bene dei nostri concittadini deve venire prima di ogni altra cosa. La sinistra ha invece dimostrato ancora una volta di non saper tenere testa ad un confronto basato sui fatti e sulla concretezza. E per evitare di riconoscere la bontà delle nostre idee ha preferito ritirare il punto”.

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Giornalista.

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