Le violenze e le minacce andavano avanti da un bel po’. Un giorno, dopo l’ennesimo grave episodio, contro un 45enne di Poggibonsi (Siena) è stato attivato il “Codice rosso”, con il divieto di avvicinamento e di comunicazione (con ogni mezzo) alla moglie, di 36 anni. La misura restrittiva serve a tutelare anche i figli.

Drammatico il quadro familiare emerso nel corso delle indagini. Con un episodio a dir poco sconvolgente. In un’occasione, infatti, l’uomo si è presentato al negozio della donna con un’ascia in mano, che non si è limitato a esibire in modo minaccioso, ma ha pure utilizzato danneggiando una grata di protezione della vetrina. Per fortuna in quel caso è intervenuto un familiare, impedendo che la situazione potesse degenerare.

Il clima era teso da tempo, con continui litigi, minacce e violenze. Così la donna aveva deciso di lasciare il marito, andando a vivere con i figli in un’altra abitazione. E si era anche data da fare, avviando una piccola attività commerciale, per cercare di ottenere l’indipendenza economica. Questa separazione, però, non era andata giù al marito, che ha continuato a perseguitare la donna con chiamate, messaggi e incursioni, fino al culmine dell’episodio con l’ascia). Ogni tentativo di prenderlo con le buone cercando di convincerlo a desistere è stato vano. L’uomo, infatti, dopo un po’ riprendeva le solite vecchie abitudini.

A far scattare la goccia è stato l’ultimo episodio, verificatosi tre settimane fa. L’uomo ha telefonato alla moglie minacciando di raggiungerla e di farsi saltare in aria, per uccidere lei e i figli. I carabinieri, intervenuti per rendersi conto di ciò che stava accadendo, hanno appurato che la donna era letteralmente terrorizzata. Raccolta la denuncia è stata attivata la procedura prevista dal “Codice rosso”, di recente introduzione, mettendo subito in sicurezza la donna e i suoi figli. Le indagini successive, coordinate dalla Procura di Siena e condotte poliziotti, hanno ricostruito il quadro delle violenze, che andavano avanti da tempo e ultimamente si erano aggravate. Una situazione sempre più insostenibile che andava interrotta. A quel punto il Gip è intervenuto emettendo il provvedimento restrittivo a cui l’uomo dovrà attenersi per evitare di peggiorare la propria posizione.

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