Secondo l’ultimo rapporto Irpet (Istituto regionale per la programmazione economica della Toscana) la Toscana attrae sempre più turisti stranieri, un po’ meno gli italiani. Non perché non piaccia a questi ultimi, il problema è di natura economica. I prezzi sono sempre più alti e in molti non riescono più a permettersi di fare una vacanza nella nostra regione. In generale tengono le città d’arte e le zone di collina, quelle di mare, invece, accusano un calo.
Se gli stranieri arrivano, anzi aumentano rispetto al periodo pre Covid, il numero dei turisti italiani è in flessione: + 10,3% le presenze straniere, con un incremento del 17,.5% per gli extra-europei e del 6,9% degli europei. Segno negativo, invece, per i nostri connazionali: – 3,4%. Il calo si fa sentire anche dalle regioni italiane del Nord, solitamente le più affezionate alla nostra terra.
Grande balzo in avanti degli arrivi dall’Asia, con un +35% nel 2024. Il mercato.
Cronaca
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Politica
Il futuro di Piombino nelle promesse del ministro

Giani e Tomasi, se non loro chi?

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La Pergola, le antipatie politiche e i conti da far quadrare
Siamo un Paese che finanzia film mai prodotti (Francis Kaufmann, indagato per la morte di una donna e una bambina a Villa Pamphili, Roma, avrebbe incassato per nulla quasi un milione di euro), che dunque con il meccanismo del tax credit foraggia gli imbroglioni, ma che poi taglia il sostegno ai teatri, vedi il caso del Teatro della Toscana, il cui capofila è il teatro La Pergola di Firenze. Il motivo di questa ultima scelta? Il declassamento, dovuto a una programmazione ritenuta non adeguata unita ai conti non buoni.
Si profila, dunque, un futuro da Teatro nazionale a Teatro della città, categoria inferiore, che equivale a “meno soldi”. Probabilmente il Teatro della Toscana chiederà che il proprio caso venga riesaminato al ministero della Cultura, e forse verrà presentato anche un ricorso al Tar. Staremo a vedere cosa accadrà.
Di certo dietro al declassamento c’è anche un problema.

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– Luca Bocci –
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Escursioni e gite
Economia
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Eventi

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Cultura
Quando i primi film si rivelarono al mondo erano molto brevi, alcuni sotto il minuto. Il tempo ha ovviamente modificato e allungato le trame al punto di farle durare ore, ma il rimpianto della sintesi, dello spunto breve e intrigante che colpisce e stordisce come un flash o un fulmine a ciel sereno resiste imperterrito e orgoglioso. E si manifesta con i cortometraggi, film che per definizione classica hanno una durata non inferiore ai 5 minuti e non superiore ai 30, anche se non esiste una regola univoca al riguardo. Secondo una legge italiana, infatti, si definisce.
Università
Il futuro di Internet passa da Pisa. Importante scoperta di un gruppo di ricercatori della Scuola Normale Superiore: è stata calcolata la distanza massima entro cui si possono trasmettere password e altri dati riservati con sicurezza assoluta. Si tratta di mille chilometri. Stiamo parlando di ricerche relative.
Tempo libero
Una bella pedalata è in programma sabato 29 marzo, organizzata da Fiab Pisa: si andrà in bici dalla città della Torre fino a Viareggio in compagnia degli amici di Fiab Firenze, passando da San Rossore e toccando la foce del Serchio, Marina di Vecchiano (dove ci sarà.
Interviste

Al Salone del Libro di Torino incontriamo l’autrice di “La meticcia e il suo viaggio”, Celeste Pernisco

Fasulo: “Finalmente ho potuto ridire è fatta!”

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Escursioni e gite
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Alla scoperta dell’Antro del Corchia

Escursione al Rifugio Forte dei Marmi sulle Alpi Apuane

Lo Scolmatore
“Passata è la tempesta odo… i cittadini fare festa”. Già, una festa riservata ai soli residenti ed ospiti nelle splendide città toscane, soprattutto Firenze e Pisa, che evidentemente hanno ben appreso la lezione impartita dai tragici eventi del 4 Novembre 1966. Da allora ne è passata di.
Toscani nel mondo
Sarà il toscano Lucio Corsi a rappresentare l’Italia all’Eurovision, in programma a Basilea a metà maggio. L’annuncio è arrivato dopo la scelta di Olly, vincitore di Sanremo, di fare un passo indietro.
Grande soddisfazione del cantautore arrivato secondo alla kermesse sanremese. Questo il.
Si va a mangià?
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Pranzo con vista su Piazza della Repubblica a Firenze

Sport
“Vi raccontiamo la prima promozione del Pisa in Serie A”. Intervista doppia a Barontini e Gasparroni
– Guido Martinelli –
La massima serie calcistica per una città di medie dimensioni come Pisa, anche se ricca di monumenti e di storia, è sicuramente importante al punto di coinvolgere, bene o male, tutta la cittadinanza. Quindi, da cittadino e tifoso come tanti, ho deciso di interessarmene invadendo l’ambito sportivo di questa testata di cui si occupano altri colleghi più valenti di me, occupandomi, da buon boomer, del passato. Ho infatti pensato di rievocare i fasti della prima, lontana promozione in Serie A targata 1967-68, grazie alla conoscenza, tramite familiari, di una gentilissima gloria neroazzurra, Fabrizio Barontini, il recordman assoluto di presenze con la maglia neroazzurra, 318. Grazie a lui sono riuscito ad incontrare il suo amico fraterno Roberto Gasparroni, soprannominato dai tifosi “Ruspa”.Iniziamo con le presentazioni, fate da soli…Gasparroni: “Mi chiamo Roberto Gasparroni, sono nato a Tolentino (Mc) il 1/03/1944 e risiedo a Cascina”. Barontini: “Io sono Fabrizio Barontini, sono nato a Cascina il 21/10/1941 e risiedo a San Frediano a Settimo”.Quanto è durata la vostra carriera calcistica?G: “Ho giocato 24 anni, fino a 42, partendo inizialmente dai ragazzi della Civitanovese e poi andando a Pisa per una decina di anni. Ho iniziato anche qui tra i ragazzi e poi, piano piano, ho preso il posto in prima squadra. Dopo ho militato in Serie B, un anno a Catanzaro e un altro a Parma, dove trascorsi una stagione bellissima, ma l’anno successivo la società decise di puntare sui giovani e per premiare le mie qualità di uomo e calciatore mi dette la lista gratuita. Così tornai a Pisa, che nel frattempo era disceso in C, per un.