La grande bellezza delle due ruote ha fatto tappa a Firenze, dove ha preso il via, quest’anno, il Tour de France, la corsa a tappe più importante del mondo. Centosessantasette corridori si sono ritrovati nel verde del parco delle Cascine, spostandosi poi in piazza della Signoria per una partenza a dir poco spettacolare, anche se non ufficiale. Alla cerimonia di apertura, con le note degli inni di Francia e d’Italia e il taglio del nastro davanti alla Loggia dei Lanzi, hanno preso parte la sindaca neo eletta di Firenze Sara Funaro, il principe Alberto di Monaco, il presidente della Regione Toscana Eugenio Gian, e il presidente del comitato organizzatore della Grand Depart, Dario Nardella.
Da piazza della Signoria Pogacar, Vingegaard e gli altri acclamati campioni delle due ruote si sono spostati verso Ponte Vecchio, salendo poi a piazzale Michelangelo ed infine hanno avuto la partenza lanciata davanti al centro sportivo della Fiorentina, il Viola Park a Bagno a Ripoli. Non sono mancati i fuochi d’artificio e le notte si “Bycicle Race” dei Queen.
“Oggi Firenze e la Toscana vivono una grande festa e una emozione grandissima – ha detto il governatore Giani -. È un momento storico, godiamoci questa occasione fino in fondo. Firenze e la Toscana sono al centro della più grande manifestazione ciclistica e il ciclismo ha con la nostra regione un legame storico e indissolubile, cementato dalla memoria delle gesta di toscani che hanno fatto grande questo sport, primo tra tutti Gino Bartali, ma anche Gastone Nencini, Alfredo Martini, Paolo Bettini, Franco Ballerini, senza dimenticare l’attuale campione italiano Alberto Bettiol”.
Dopo la partenza vera e propria, avvenuta al Viola Park di Bagno a Ripoli, la carovana dei corridori ha proseguito in direzione Pontassieve, Rufina e Dicomano, per avviarsi poi verso l’Emilia Romagna, dove ad attenderli c’era il Passo dei Tre Faggi sull’Appennino tosco-emiliano, prima di dirigersi verso Rimini, meta di arrivo, dopo 206 km di strada e 4000 metri di dislivello.
Viva il Tour de France, per la prima volta un po’ italiano (e toscano).
Foto di Massimo Sestini scattate per la Polizia di Stato