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Il ciclismo nell’anima della Toscana: a ricordarcelo è una lunga striscia gialla

- Eventi, Primo piano, Sport, Tempo libero
30 Giugno 2024

Guido Martinelli

Non si può dire che quest’anno il Dio del ciclismo si sia dimenticato della Toscana. Dopo due tappe del Giro d’Italia a maggio ecco addirittura la partenza del 111° Tour de France nella patria di Dante, Michelangelo e soprattutto dell’immenso Ginettaccio Bartali e del grande Gastone Nencini, che sapevano come vincere la Grande Boucle. E proprio per omaggiare loro che la consueta escursione straniera dei tre giorni iniziali del Tour, dedicata quest’anno all’Italia a cent’anni dalla prima delle due vittorie finali di Ottavio Bottecchia, ha toccato le rive dell’Arno che ha continuato a scorrere placido e ignaro come sempre.

E così, mentre la trasferta italica volge al termine, voglio ricordare, soprattutto con le immagini, questo bel passaggio della corsa ciclistica più importante del mondo dalle nostre parti, che se anche gli spagnoli avessero pensato di fare una capatina dalle nostre parti a settembre, con la Vuelta, si sarebbe realizzato un inimitabile tris!

Le cifre del Tour appena partito sono queste: 176 ciclisti concorrenti iscritti e divisi in 22 squadre che per superare i 3.492 kilometri previsti dagli organizzatori avranno a disposizione 21 frazioni ( 8 per velocisti, 4 miste,7 in salita, 2 a cronometro ,con 14 tratti di sterrato). I ciclisti avranno a disposizione un montepremi complessivo di 2.308.200 di euro di cui 500.000 verranno attribuiti al vincitore. mentre il vincitore di ogni tappa intascherà 11.000 euro. A questi vanno ovviamente aggiunti i diversi premi nelle singole classifiche di merito.

Uno spettacolo che sarà entusiasmante come sempre e che ha avuto un degno prologo nel capoluogo toscano dove migliaia e migliaia di persone di ogni nazionalità hanno dato una iniziale spinta iniziale ai concorrenti di questa sfibrante competizione. Dietro le transenne che le separavano dai loro beniamini in bici tutti i convenuti erano consapevoli di vivere un momento unico dato che il ciclismo è uno sport che dal vivo ti fa vivere solo un un’emozione, in questo caso gialla, intensa e veloce, che scorre subito via. Lasciandoti però il sorriso sulle labbra e generando intorno a sé leggerezza e simpatia che sono un balsamo per l’anima di tutti.

Viva il Tour! Viva il ciclismo!

Guido Martinelli

 

 

Un eroico ciclista ottantenne ancora in gran forma

L’ingresso della fan Zone in Piazza Santa Croce 

                       La mascotte del Tour bella pimpante

Foto di Guido Martinelli e Carlo Filippi.

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