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Il Pisa visto da Fasulo – PippoHope

- Sport
23 Luglio 2024

Francesco Fasulo

La password del mio wi-fi è sempre quella. Sono convinto che sia anche quella di tanti lettori. Saranno diversi i caratteri speciali anche se il punto esclamativo andrà per la maggiore. “Livorno…” Ascoltando la canzone dei Pinguini tattici nucleari mi ricordo che sta per cominciare il campionato. È finito un Europeo che è servito per capire che se un giocatore è forte deve giocare. Non importa l’età. Il calcio è lo sport che giocano tutti, la Spagna lo ha fatto diversamente. L’ambizione, la determinazione e l’unità sono ottimi ingredienti per vincere, a qualsiasi livello.

Dalla Milano appiccicosa sarà una gioia raggiungere Bormio per tentare di riallacciare un amore che arde sotto la cenere, non domo ma sopito da una serie di incomprensibili scelleratezze cominciate il giorno dopo quel fantastico ma devastante Pisa-Monza. Non ne abbiamo azzeccata una, non siamo stati sempre uniti, abbiamo avuto un discreto sculo (sfortuna), è vero, ma non siamo stati abbastanza audaci. Quando lo siamo stati abbiamo fatto festa. E su questo insisto. Giochiamo a calcio, anche a costo di perdere. Divertiteci! Questo sta mancando a noi tifosi.

Ho fatto diverse trasferte ma praticamente mi sono astenuto dallo scrivere lo scorso anno. Raccolto nel mio mutismo, perché durante la “stagione” a mio parere non si fischia. Avrei voluto. Durante le partite spesso mi sono annoiato e non ho visto un gioco degno a Cosenza, Como, Cittadella, Brescia, Venezia, Bolzano, Lecco, Feralpi Salò, Cremona, Modena, Reggio Emilia. Mi sono divertito con i miei amici, come al solito, ma dentro lo stadio ciò è avvenuto solo a Parma, a Palermo e a Genova. Due sconfitte e un trionfo. Partite giocate però.

Troppi discorsi, troppa strategia, troppe scuse, troppi progetti, troppi predestinati sopravvalutati. Giriamo pagina e caliamo la boria.

Filippo Inzaghi è il nuovo condottiero del Pisa. Confesso di non avere grande simpatia per la sua persona ma sono pronto a cambiare la mia idea. Ho sempre pensato fosse un fighetto del calcio ma a Reggio Calabria mi ha fatto ricredere e l’ho visto duro come solo i professionisti affamati sanno essere quando navigano nella melma. Come gli avranno già detto questa città “pole esse fero o pole esse piuma…”.

Non vedo l’ora di scrivere il mio articolo di scuse nei suoi confronti alla fine del campionato che sta per cominciare. Non sarà legato al risultato ottenuto ma alla passione che saprà trasmettere al POPOLONE che, sono convinto, esaurirà gli abbonamenti disponibili spinto dalla Big Hope di chi ha voglia di sentirsi parte di qualcosa che non so cosa sia ma che profuma di buono. Bona Ugo!

Foto: Pisa Sporting Club

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1 Commento
    Angelo

    boia, mi ritrovo totalmente nelle considerazioni e nelle emozioni (di profonda delusione) per le ultime 2 annate. Speriamo che ci si possa ricredere ma la Società dovrebbe comprendere che le squadre si costruiscono dal ritiro e non strada facendo. La Promozione nel 2019 frutto di una svolta a gennaio è stata anche casuale. Quell’anno ci furono 2 promozioni ai playoff sennò non si saliva, contro il Trapani di Italiano avremmo perso. Dovremmo ricordarcelo.

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