Toh! È già Natale? Sì, Ma quale? La domanda sorge spontanea, pur nei mille clamori, rumori, luci da Luna Park, più o meno ovunque. Ma non dovrebbe essere una ricorrenza religiosa? Mah! Forse, e aggiungo forse (giusto per far finta di essere buoni, o meglio essere “sani”) qualche cosettina di religioso c’è rimasta. Nel frattempo è scomparsa la “S” di Santo Natale, anche sui biglietti d’auguri. Del resto, non dobbiamo turbare i nostri “graditissimi ospiti”, approdati a migliaia sulle nostre coste, in cerca del Bengodi, ma anche e soprattutto per insegnarci/imporci la “buona novella” a noi poveri “infedeli” pronti a subire tutto e di più, in nome di una “sinistra” accoglienza, da non confondere con certa politica. No! Sinistra sta per sinistrante, horror, propedeutica alla fine di una cultura cristiana che ormai ha i giorni
contati.

Qualcuno soleva dire che “peggio dei cattivi ci sono quelli che fanno finta di essere buoni!”. Difficile contestare questa massima che rappresenta il minimo sindacale per un atteggiamento di presunta superiorità nei confronti di quanti, troppi, veramente troppi, hanno preso ormai il sopravvento, su tradizioni, leggi, preghiere. E l’Italia e gli italiani in prima fila a subire umiliazioni, violenze di ogni genere, ruberie e chi più ne ha più ne metta. Ed in questa situazione che fine avrà fatto il Santo Natale?

Sono anni ormai che è iniziato lo smantellamento del vero significato della ricorrenza cristiana più importante dell’anno. Sopportiamo, o meglio subiamo che ci brucino il presepe nelle chiese, che le insegnanti delle elementari, facciano cantare durante le recite natalizie i canti religiosi, sostituendo il nome Gesù con la parola cucù, giusto per non turbare (poerelli) i bambini non cristiani. Altre solerti insegnanti, invece si sono impegnate a rompere le… fiabe ai
bambini, “uccidendo” Babbo Natale. Altri “graditissimi” ospiti, evidentemente turbati da tutto ‘sto baraccone consumistico, durante la “pausa spaccio” se la prendono con alberi addobbati, vetrine e luci colorate. Beh! È comprensibile con tutto quello che gira per le loro mani, qualche allucinazione dovranno pur averla o è semplice odio razziale?

Come se non bastasse, ci sono anche dei nostri amministratori che in preda ad “allucinazioni politiche”, fanno rimuovere la “XMAS” (il termine è una abbreviazione, di uso informale e colloquiale, o commerciale, della parola inglese Christmas/Natale) perché secondo la loro opinione può richiamare aa “Decima Mas” attiva nella Repubblica di Salò. Beh! Consoliamoci, almeno questa sortita è made in Italy.

Così, tra panettoni, pandori griffati pro finta beneficenza, leccornie varie, strenne e vacanze esotiche, per i pochi
che se lo possono permettere, un altro Natale si presenta, per l’ennesima volta, privo di quel significato religioso, tanto caro ai nostri nonni ed anche ai genitori. Sicuramente caro a quegli anziani soli, o “scaricati” negli ospizi, agli indigenti che affollano mense e dormitori, che probabilmente sono più vicini al divino di molti di noi.

 

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Perché la rubrica si chiama “Lo Scolmatore”? Quando il troppo è troppo è necessario aprire le paratie dando libero sfogo all’acqua, per evitare che tracimi allagando tutto. Ogni riferimento al canale Scolmatore, che dall’Arno devia l’acqua in eccesso verso il mare, è voluto. Un libero sfogo ragionato da cui si possono trarre spunti di riflessione interessanti.

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