– Luca Bocci –
Questa settimana, invece di portarvi in uno dei tanti angoli meno conosciuti della nostra incredibile terra, vi leggeremo una delle pagine del grande libro della storia toscana che sono rimaste per qualche ragione incollate. Stranamente, i protagonisti di questa incredibile storia sono due dei personaggi più famosi che questa nostra piccola patria abbia mai prodotto. Difficile trovare qualcuno al mondo che non abbia mai sentito parlare di Leonardo da Vinci, il genio del Rinascimento capace di eccellere sia come pittore che come scienziato ed inventore di fantastiche macchine che sembravano venire dal futuro. Molti hanno almeno sentito nominare il politico fiorentino il cui nome divenne sinonimo della massima “il fine giustifica i mezzi”, Niccolò Machiavelli. Quasi nessuno invece sa che questi due giganti della Firenze del Rinascimento unirono le proprie forze per provare a realizzare un sogno impossibile: cambiare il corso del fiume madre della Toscana, l’Arno.
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Se Leonardo sognava un progetto colossale, un enorme canale che avrebbe collegato Prato, Pistoia per poi ricongiungersi al fiume a Vicopisano, Machiavelli aveva un obiettivo molto più pratico e sinistro: deviare l’Arno poco prima di Pisa per prendere la città per sete. La storia di come fu proprio lo scorbutico fiume a salvare la città della Torre Pendente dal genocidio e di come questo fallimento influenzò le carriere dei due personaggi è una delle pagine più affascinanti e meno conosciute della storia toscana.
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Foto: Toscana nel Cuore / Wikipedia
