Ilaria Clara Urciuoli

“Mon Cher Comte, j’ai répondu à votre lettre et vos nottes, je vous remercie du soin que vous vous êtes donné […]” (“Mio caro Conte, ho risposto alla tua lettera e ai tuoi appunti, ti ringrazio per la cura che hai avuto […]”). A scrivere è nel 1809 la mano delicata, illustre e forte di Elisa Bonaparte Baciocchi, sorella dell’imperatore che dominò la Francia e agitò l’Italia e l’Europa intera. Il suo carteggio, composto da oltre 200 documenti, è esposto a Lucca fino al 21 maggio nella mostra (fruibile gratuitamente) “Le lettere di Elisa: così governava la Principessa di Lucca“, allestita nella Sala dell’affresco al piano terra del complesso di San Micheletto, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, per raccontare la storia di Elisa Bonaparte, imprenditrice e donna di governo, e quindi, attraverso lei, l’epoca in cui la stessa fu Principessa di Lucca e Piombino nonché Granduchessa di Toscana.

Ritratto di Elisa Bonaparte

Il percorso espositivo si divide in due momenti: il primo che porta alla scoperta di personaggi di rilievo, i corrispondenti e coprotagonisti del carteggio esposto, i cui ritratti affiancano le missive oggetto del recente acquisto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Tra i tanti emerge qui la figura di Michel-Louis-Ètienne Regnault de Saint-Jean d’Angély, vicino a Napoleone già dai tempi della Campagna d’Italia, che divenne presto uno dei consiglieri più fidati dell’imperatore tanto da essere considerato la sua “eminenza grigia”.

Stando al carteggio (dominato dalle missive tra Elisa Bonaparte e il ministro) questi fu tramite diretto tra la Principessa e il fratello e fornì ad Elisa supporto per trovare soluzioni ai vari problemi che la Principessa era chiamata ad affrontare.

Secondo apporto offerto dalla mostra è quello relativo all’oggettistica grazie all’esposizione di oggetti d’arredo, carta filigranata, inchiostro e tutto il necessario per intessere relazioni e governare un Paese, almeno prima dell’avvento della posta elettronica. Il ruolo di protagonista qui è affidato al calamaio in mogano e bronzo di grande raffinatezza, appartenuto alla principessa Elisa Bonaparte Baciocchi cui segue il nécessaire da viaggio per la scrittura completo di carta, inchiostri, penne, polvere per asciugare, agenda settimanale dell’epoca.

Ilaria Clara Urciuoli

Calamaio di Elisa Boanaparte

 

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