Luca Bocci

Di solito qui sul nostro podcast ci occupiamo di argomenti senza tempo, ma ogni tanto la cronaca offre storie troppo succulente. Mentre stavamo preparando una puntata del tutto diversa, la notizia del prodigioso ritrovamento archeologico avvenuto qualche giorno fa nel piccolo villaggio di San Casciano dei Bagni ci ha fatto sobbalzare.

Chi mai si sarebbe aspettato che sul fondo di quelle vasche che dall’antichità sono usate per godersi le acque termali che sgorgano dal sottosuolo nascondessero un tesoro del genere. Se tutti sono rimasti affascinati dalle 24 statue di bronzo, emerse dal fango quasi intatte dopo 1500 anni, noi ci siamo posti una domanda diversa: cosa succederà a questo piccolo villaggio di nemmeno duemila anime ora che tutti sanno di questo straordinario tesoro artistico?

L’esperienza ci dice che, come successo in passato mille altre volte, questo piccolo angolo di paradiso si trasformerà nell’ennesima trappola per turisti, piena di negozi di souvenir e ristoranti a menù fisso, ma non è detto che finisca così. Una soluzione diversa è possibile, basta guardare al passato di questo luogo davvero speciale. ASCOLTA LA STORIA

 

Quella che molti stanno definendo la Lourdes dell’antichità era una combinazione tra luogo di culto, ospedale e impianto termale. Il mondo è cambiato in questi 2000 anni ma le necessità degli esseri umani sono le stesse di sempre. Se riproporre gli oracoli del passato o il culto della dea della salute farebbe ridere, il resto della ricetta che fece le fortune di questo santuario per quasi mille anni sarebbe valida anche ai nostri giorni.

Ecco perché questa settimana What’s Up Tuscany vi porterà dalle parti di Radicofani per raccontarvi come questa nuova destinazione degli amanti della storia antica potrebbe avere un futuro davvero straordinario. Vi piace questo tipo di episodio? Preferireste che parlassimo d’altro? Non tenetevi tutto per voi, fatecelo sapere!

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Foto: Eugenio Giani (Facebook)

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