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Il Pisa il giorno dopo – W il Popolo pisano! / Andrea Cosimi

- Sport
4 Marzo 2024

Devo trovare le parole per descrivervi quanto sia bello fare un viaggio da solo per arrivare a Cittadella, località sperduta nella pianura veneta, ma poi entrare nel settore ospiti e sentirsi il cuore che si apre per la gioia di essere, ancora una volta, a “confondersi” tra i tanti volti della tifoseria neroazzurra che, indomita, si sobbarca km e sacrifici per portare in alto i nostri colori.

“Dovete lottare per una categoria da salvare”, così recitava un azzeccatissimo striscione della Curva ad inizio partita, e la squadra ha lottato, con i suoi limiti ormai palesi ma con grande ardore e determinazione, anche per non mancare di rispetto proprio a quei quattrocentro tifosi accorsi in Veneto.

La vittoria di ieri contro un modestissimo Cittadella è meritata e ci restituisce quella serenità che serve come il pane per portare a termine nel migliore dei modi una stagione complicata.

Aquilani la centra riproponendo il suo 4231 di fabbrica e stavolta la indovina. Una difesa che rischia poco o nulla e un centrocampo sul pezzo ogni pallone, i tre punti poi arrivano per merito dell’ottimo Barbieri, anche perché tra infortuni ricorrenti e poca confidenza con il gol l’attacco del Pisa è optional ormai consolidato.

Ci issiamo dunque all’undicesimo posto e questo è un buon viatico per la settimana che si apre e si chiuderà con la madre di tutti gli scontri diretti per la Salvezza, contro la Ternana.

In questa annata difficile c’è solo da mettere in sicurezza la categoria, e a dieci partite dalla fine questo è ciò che conta.

Mercoledì dunque mi aspetto parole distensive e serene da parte del Presidente Giuseppe Corrado, rimarrei negativamente meravigliato in caso contrario: dobbiamo arrivare a sabato senza tensioni, già alcune assenze pesanti potrebbero rendere ardua una partita quasi decisiva per indirizzare la parte finale del campionato.

E chi entrerà all’Arena si prenda a cuore più che mai questi colori, sostenendoli con veemenza fino al fischio finale.

Andrea Cosimi

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