In un momento storico drammatico come quello attuale, in cui nel nostro continente è purtroppo riemerso l’incubo bellico con il conflitto in terra ucraina, tornano d’attualità figure come il giornalista e scrittore toscano Tiziano Terzani (Firenze 1938-Pistoia 2004). Mitica figura di viaggiatore d’oriente e riconosciuto oggi come uno dei massimi scrittori italiani di viaggi del XX secolo, iniziò a farsi conoscere come cronista di guerra sin dal lontano conflitto bellico che insanguinò il Vietnam negli anni Sessanta, che lo portò, col tempo, a diventare un acceso sostenitore del fatto che l’unica via d’uscita dall’odio, dalla discriminazione, è la non-violenza.

La figura di un simile, significativo personaggio si è ripresentata, nei giorni scorsi, presso il giardino della Biblioteca comunale  “G. Impastato” di Cascina (Pisa) intestato dall’amministrazione locale proprio alla sua memoria allorché, in uno dei tanti incontri li organizzati dall’Assessorato alla Cultura cascinese diretto da Bice Del Giudice, è stato presentato il bel libro di Angela Terzani Staude, L’età dell’entusiasmo-La mia vita con Tiziano”.

Introdotta e ben sollecitata dalla giornalista Valentina Landucci, la signora Terzani ha presentato questa sua fatica letteraria in cui ha descritto i 65 anni di vita trascorsa in giro intorno al mondo accanto, e non all’ombra, di questa importante figura di pensatore e giornalista.

La signora ha ricordato una delle frasi del marito sulla guerra definita da lui “una cosa triste a cui non ci si fa l’abitudine”, che purtroppo non si riesce ad estirpare dal nostro pianeta.

Il folto numero di presenti richiamati dalla figura di una simile persona ha ascoltato con attenzione le parole di Angela Staude, che ha passato tutta la vita col marito col marito conosciuto in giovane età, lui 19 anni e lei 18 e mezzo, condividendo quegli ideali che lui le rivelò appena si conobbero. ”Aveva uno sguardo lungo che mirava lontano e una tenacia e una perseveranza” tale da riscattare le sue umili origini e arrivare a realizzarsi grazie ad una grande carriera che lo ha portato alla ribalta internazionale.

C’è stato spazio anche per parlare della vita dell’autrice, d’altronde Angela Staube, fiorentina figlia di una famiglia tedesca colta e cosmopolita nonché madre di due figli, non è stata solo la compagna di un grande uomo ma è anch’essa una bella penna che, per esempio,  l’ha portata a pubblicare dei  libri sulla vita in Giappone e Cina per importanti case editrici.

Quest’ultimo volume è una raccolta di ricordi insoliti e straordinari, non solo personali ma anche storici, come l’abbandono del Vietnam dagli americani sconfitti, perché, come afferma la Staube, “non esiste privato che non sia influenzato dalla storia”.

Insomma, un  incontro importante con un’ottima testimone del suo tempo e un libro da considerare allorché si voglia avere uno sguardo critico sulla realtà e sul mondo circostante.

Guido Martinelli

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