Ilaria Clara Urciuoli

Tre istituzioni di alto livello – il Conservatorio di musica “Luigi Cherubini”, l’Accademia di Belle Arti e l’Istituto superiore per le industrie artistiche (ISIA) – hanno dato vita congiuntamente, per la prima volta, al Politecnico delle Arti e del Design: un innovativo polo formativo nel settore dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica (Polifi), primo esempio di federazione artistica in Italia. Il processo di costituzione di un ateneo espressamente dedicato alle Arti, nel quale convergono diverse e forti identità, ha impegnato le tre istituzioni nel corso degli ultimi dieci anni e ha preso corpo nel corso del 2022 al fine di realizzare un’istituzione in grado di formare figure professionali nell’ambito dell’arte, della musica e del design in una città come Firenze che è indubbiamente, e storicamente, punto di riferimento per la cultura italiana e internazionale.

Si tratta di un progetto di alta formazione che delinea nuovi scenari di eccellenza in settori strategici, incidendo anche sulla crescita e la competitività del Paese, così da rispondere al meglio alle mutevoli sfide di un dinamico mondo del lavoro nel quale diventa sempre più importante la pluralità dei saperi e delle competenze, sia tradizionali che digitali, e formare le nuove professionalità da esso richieste.

In sostanza una struttura unica nel suo genere che guarda all’interazione e alla contaminazione come a una forza motrice in grado di proiettare le giovani generazioni di artisti in una dimensione internazionale grazie alla possibilità di scambiarsi stimoli, esperienze, tecniche e suggestioni. Inoltre questo Politecnico delle Arti e del Design rappresenta il primo esperimento nel segno della ricomposizione in un ambito, quello delle arti, che le nuove tecnologie e le nuove sensibilità stanno profondamente rivoluzionando, mettendo insieme diverse dimensioni.

Il Politecnico delle Arti e del Design di Firenze – che assumerà un ruolo fondamentale non solo a livello territoriale e nazionale ma anche come punto di riferimento in ambito internazionale sul piano della formazione e della ricerca artistica e scientifica – rappresenta insomma un’importante prospettiva per il futuro dei giovani (cui darà anche un maggiore aggancio con il mercato del lavoro) e una sfida ambiziosa per questa città che posiziona ulteriormente se stessa in prima linea nell’ambito dell’alta formazione valorizzando la sua storica vocazione alle arti e all’internazionalità, e una straordinaria opportunità per consolidare il lavoro comune intrapreso dalle tre istituzioni Afam, raggiungendo così l’obiettivo di una gestione condivisa sul piano della didattica, della ricerca e dell’amministrazione. Protagonisti dell’evento sono stati, sono e saranno gli studenti del Conservatorio “Cherubini”, dell’Accademia di Belle Arti e di ISIA.

Insomma, una vera e propria “fabbrica del bello e del ben fatto” che ha in Firenze la prima sede ideale in quanto la città del giglio racchiude tutte le diverse vocazioni su creatività e “made in Italy”.

Ilaria Clara Urciuoli

Autore

Scrivi un commento