Giuseppe Capuano

Si sono concluse da poco le iniziative della seconda edizione di “Arte e libertà – Driin Days”, che si è tenuta dal 24 al 27 novembre a Pontasserchio (Pisa). La kermesse ha veicolato tematiche sociali attraverso l’arte e la creatività del Circo contemporaneo, per dirla con le parole di Martina Favilla, direttrice artistica di Antitesi Teatro Circo, l’associazione che ha curato l’evento in sinergia con il Comune di San Giuliano Terme (PI) e con il sostegno del Ministero della Cultura.

Nelle quattro scoppiettanti giornate si è visto e goduto di tutto. Spettacoli di altissimo livello nella splendida location del Teatro Rossini. Dibattiti e conferenze, spettacoli musicali, cabaret, workshop, laboratori ludici e artistici per bambini, una parata circense, una manifestazione per la pace. E poi ancora street food, intrattenimenti itineranti, caroselli a pedale. Per quattro giorni il paese è stato inondato di voci, suoni, colori e allegria.

Uno spettacolo soprattutto, voglio ricordarlo, quello dal titolo “Emozioni in gioco – Un viaggio con gli occhi del cuore” a cura dell’associazione Care Givers, che ha avuto come protagonisti le persone disabili dell’associazione e i loro educatori/educatrici. In un lavoro lungo, durato mesi, costruito con gioia e perseveranza attraverso la partecipazione a una serie di laboratori. Sì, perché l’opera ha raccontato, in forma gioiosa e artistica, quello che è avvenuto in tutte quelle esperienze laboratoriali. Innanzitutto nel laboratorio che ha fatto da filo conduttore, quello delle emozioni, dove i “ragazzi” (permettetemi questo eufemismo anche se si tratta di persone disabili adulte) hanno esplicitato le loro emozioni più profonde e le hanno tradotte in parole, frasi, azioni.

La scrittura di tutto questo lavoro è stata possibile grazie all’utilizzo della CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa), un sistema di strumenti e strategie per la comunicazione, in particolare quelli che utilizzano la scrittura per icone. L’allestimento dello spettacolo si è svolto poi all’interno del laboratorio vero e proprio di lettura/teatro e non poteva mancare il supporto a tutto ciò del laboratorio di informatica creativa che si è occupato di produrre e assemblare i file audio necessari. E così, mentre i ragazzi e i loro educatori si offrivano con le loro colorate e giocose performance al pubblico, su uno schermo, in contemporanea, la CAA esplicitava i loro pensieri in sincronismo con le loro voci audio che riempivano la sala, in una full immersion sensoriale e emozionale molto commovente.

Lo spettacolo si è avvalso anche delle performance di due acrobate di Antitesi, che hanno deliziato il pubblico con esercizi al telo e alla corda, oltre che accompagnare e guidare i movimenti dei protagonisti nelle complesse e complicate peregrinazioni sul palcoscenico. Emozionante, vero? Volete sapere quali emozioni e stati d’animo hanno fatto vibrare le assi del palco e i cuori del pubblico? Eccoli, non in ordine di importanza né di partecipazione: rabbia, amore, pigrizia, paura, curiosità, follia, gioia, invidia, orgoglio, passione, timidezza, tristezza. La complessità dell’animo umano e la moltitudine di emozioni e stati dell’essere ci fa sperare in un prossimo spettacolo l’anno prossimo, nella terza edizione di DRIIN DAYS che sarà sicuramente all’altezza dell’ultima.

Giuseppe Capuano

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