Francesco Fasulo

Cinque e dieci del mattino, sveglia non facile. Negozio chiuso. Pazienza, si vive una volta sola. Soliti amici. Sei. Biglietti in tribuna grazie a un’amica. Abbuffè allo stadio. Solita accoglienza locale, meravigliosa. Si suda fuori e in campo ma ormai è da un paio di mesi che non ci lasciamo le penne. Soffriamo, ma senza un miracolo del loro portiere (Radunovic) avremmo messo il fiocco sul regalo (forse sarebbe stato eccessivo).

Zuppa di cozze e fritto mediterraneo con fruttato Argiolas. Saliamo non senza ponzare al Duomo e il mirador del castello suggerisce che viviamo in un paradiso di bellezza. In ogni città dove seguiamo la banda nerazzurra ci coglie lo stupore degli incanti che ci fanno rimanere a bocca aperta. Ah se vincessi al Superenalotto comprerei il Pisa e viaggerei. L’incontro nelle vie del centro di Cagliari con Aldo Orsini, in grandissima forma, rende la giornata ancora più speciale.

La sera oscura la luce sul mare e si vedono solo le luci delle navi che lasciano il porto su un olio placido che promette buona traversata ai viaggiatori della Curva, che passeranno la notte in mare per attraccare a pochi chilometri da Pisa.

Ci potremmo divertire secondo Becali, ex capitano della nazionale rumena, intenditore di calcio e non solo: impalma Morutan come futuro campione. Popolone, stai sintonizzato perché il sorriso è tornato e la Superhope ha ripreso vigore. Intanto torniamo alle umane miserie. Bona Ugo, forza Pisa.

P.S. Vi ricorda nulla questa chiesa?

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