– Luca Bocci –
Dopo due anni di pausa dovuta alla pandemia, Piazza del Campo torna ad animarsi grazie all’inimitabile follia tutta senese chiamata Palio. Questa antica manifestazione è talmente particolare da risultare del tutto incomprensibile a chi non sia nato e cresciuto all’ombra della Torre del Mangia. Invece di lanciarci in un interminabile monologo affannandoci a spiegare cosa sia che la renda così unica, abbiamo preferito dedicarci a cinque aspetti davvero particolari di questa straordinaria corsa di cavalli.
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Nella puntata intera scoprirete come ci siano voluti secoli per arrivare al Palio che amiamo tutti e come il ruolo delle contrade sia stato fondamentale nel renderla un’occasione unica al mondo. Scopriremo insieme poi come scendere da 42 alle 17 contrade canoniche causò più di un grattacapo e di come il famoso “drappellone” dipinto non sia l’unico premio consegnato in occasione del Palio.
Parleremo anche di alcuni aspetti davvero singolari di questo evento straordinario, incluso uno dei soprannomi più curiosi che i Senesi riservano alle contrade “nemiche”. I membri della Chiocciola sono infatti chiamati “affogasanti”, un nomignolo strano quanto la leggenda della maledizione del santo inferocito che avrebbe impedito alla contrada di San Marco di vincere un Palio per quasi un quarto di secolo.
Vi raccontiamo infine alcune delle storie più curiose legate a quegli strani personaggi che ogni anno rischiano la vita sul tufo rovente di Piazza del Campo. Dal fantino che prese a fucilate i contradaioli imbufaliti a quello che si prese una coltellata per aver corso male fino al famigerato Fiammifero, il fantino volterrano squalificato a vita per aver venduto un Palio che sembrava già vinto.
Dalla complicata diplomazia tra le contrade all’infinita passione che infiamma Piazza del Campo più per le sconfitte dei rivali che per le proprie vittorie, il nostro viaggio nello strano mondo del Palio vi riserverà tantissime sorprese.
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