Jasmine Paolini, 28 anni, ha vinto il Wta 1000 di Dubai battendo in rimonta la 25enne russa Anna Kalinskaya. Con questo successo sale al 14° posto nel ranking. È l’ottava italiana a entrare di diritto tra le prime 15 del mondo, dopo Francesca Schiavone (n.4), Sara Errani (n.5), Flavia Pennetta (n.6), Roberta Vinci (n.7), Silvia Farina (n.11), Raffaella Reggi (n.13) e Sandra Cecchini (n.15).

Subito dopo l’impresa Jasmine era al settimo cielo, giustamente. “È molto speciale, sono molto contenta, è stato un match durissimo. Lei (Kalinskaya, ndr) ha giocato a un livello incredibile per tutta la settimana ma sono stata brava a rientrare in partita e a lottare per ogni punto pensando che potevo farcela. Sono orgogliosa di me stessa e di quello che ho fatto. Sono contenta di ogni partita che ho vinto, soprattutto la prima (parlava del march con Haddad Maia, ndr). Essere poi arrivata a vincere il titolo è incredibile”.

Con questa vittoria Jasmine porta a casa 767.655 euro, un bel gruzzoletto, che sommato ai premi vinti in passato fanno 3.615.555 euro. Quello di Dibai è il secondo titolo nel circuito maggiore, dopo il successo a Portoroz nel 2021 e, in mezzo, tre finali perse.

La scelta da bambina: tennis, danza o nuoto?

Torniamo indietro di venti anni, o forse qualcuno di più. La piccola Jasmine vive a Bagni di Lucca con la famiglia. Da piccola vuole fare sport ed ha davanti a sé tre alternative, che non sono moltissime ma neanche poche. In molte zone d’Italia i ragazzi non hanno nulla da poter fare, a bagni di Lucca invece c’è una piscina, un circolo di tennis e una palestra. Jasmine sceglie il tennis, trascinata (forse) dallo zio Adriano. Mamma Jacqueline, che insegna danza, non si dispera. L’importante è che la bimba sia contenta e faccia attività fisica. Lei è brava e, a quindici anni, viene presa al Centro Coni di Tirrenia (Pisa), ad allenarsi coi tecnici federali. Migliore la preparazione atletica e, piano piano, diventa una professionista.

 

Foto: Jasmine Paolini (Facebook)

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