Maurizio Ficeli

La sconfitta rimediata al Tardini brucia, e “dimorto”, soprattutto per come si è verificata. Lascia senza parole, con il Pisa che subisce una sconfitta per 3 a 2 nell’ultimo dei quattro minuti di recupero, dopo averla  riagguantata appena qualche minuto prima. È difficile trovare in questo momento le parole giuste, perché l’amarezza per questa sconfitta è dura da digerire per chi ama i colori nerazzurri, anche se bisogna reagire da subito, oltre ad analizzare cosa può essere mancato per portare a casa un risultato positivo, che sarebbe stato meritato. Peccato, peccato davvero perché la squadra di mister Alberto Aquilani aveva messo in difficoltà i ducali tenendo testa egregiamente ad un Parma, che seppur in testa alla classifica, ha dovuto sudare le sette camicie per aver la meglio sui nerazzurri. Lo choc per questa sconfitta è pesante, ma dobbiamo reagire, e con il Venezia lasciamo da parte qualsiasi diatriba, perché ci vorranno tutte le componenti unite per trascinare il nostro amato Pisa alla vittoria.

SCHIACCIA A BRIGLIA SCIOLTA

Prima di esprimere i giudizi, desidero dire una cosa ai nostri ragazzi. Lo so, in questo momento l’amarezza è tanta, una sconfitta tutto sommato immeritata, giunta in extremis e che brucia “dimorto” (detto alla pisana). Ormai, però, è andata così, quindi non resta che reagire, battendo il Venezia, vendicando la sconfitta dell’andata. Abbiamo superato momenti più difficili, e ci riusciremo anche stavolta. Sapevamo che Parma non era un avversario facile, ma per come è andata poi la partita, ha fatto male il modo con cui abbiamo perso, quindi abbiamo una sola scelta, “reagire” e voi avete dimostrato di avere i mezzi per farlo alla grande.

NICOLAS – Qualcosa ha rischiato, però ha compiuto una serie di interventi determinanti. Peccato per l’uscita sulla terza rete del Parma.

CALABRESI – Compie alcune giocate importanti in fase di anticipo, lottando e portando la croce, malgrado le tre reti subite dalla squadra.

CARACCIOLO – Ancora una grande prova di sicurezza e di esperienza da parte del “Comandante”, che guida molto bene il reparto arretrato.

CANESTRELLI – Bello il gol di testa che dà il momentaneo pareggio. Per il resto una buona prova.

BARBIERI – Bravo su Coulibaly, corre e lotta, anche se forse si viene a trovare un po’ in ritardo, in occasione della prima rete del Parma, su Benedyczak. BERUATTO (dal 68′) – Ci mette tutto l’impegno nel cercare di controllare Dennis Man, ricoprendo la posizione di fascia sinistra, cosa che purtroppo non risulta di semplice attuazione.

TOURÉ – Bene il primo tempo, fa sponda di testa per Valoti in occasione del gol del pareggio nerazzurro, calando però nella ripresa.

MARIN – Bello il cross con cui serve Canestrelli in occasione del gol del 2 a 2, e buona la sua prestazione in chiave di regia.

VELOSO – Da un suo corner nasce la rete di Valoti. Una prova, quella del portoghese in mediana, di grande qualità.  PICCININI (dal 67′) – Essendo reggiano, per lui questo era un derby ed è entrato in campo cercando di dare il giusto sostegno a livello di centrocampo per limitare la spinta dei ducali.

ESTEVES – Si rende insidioso in fase offensiva, seppur palesi alcune difficoltà al cospetto di Delprato e di Dennis Man.

LISANDRU TRAMONI (dal 82′) – Si rende subito determinante, conquistando la punizione, sullo sviluppo della quale Canestrelli segna la rete del 2 a 2.

VALOTI – Che dire, bravissimo anche stavolta, il migliore direi. Importanti le sue giocate, inoltre segna il gol del pareggio (1-1) nel primo tempo, collezionando l’ottava rete in campionato, avvicinandosi alla doppia cifra. Chapeau.  MOREO (dal 77′) – Gli capita un’occasione ghiotta all’inizio, purtroppo non va per il verso giusto. Per il resto tanto impegno, anche se si rende utile a livello difensivo.

TORREGROSSA – Peccato per quell’incredibile palla davanti alla porta che non riesce a spingere in rete al 22′, avrebbe potuto dare una svolta alla partita. In campo si muove abbastanza bene. BONFANTI (dal 46′) – Stavolta non riesce ad incidere più di tanto, può capitare, anche se la stoffa del vero centravanti si vede da come si muove in campo.

ALL. ALBERTO AQUILANI – Mette in campo una buona squadra che lotta, attuando anche un buon possesso palla, una squadra che lascia il “Tardini” a testa alta dopo aver creato non poche difficoltà alla capolista. La sconfitta subita in extremis lascia tanta amarezza, ma anche la giusta rabbia per ripartire più determinati di prima, a cominciare dalla gara di sabato prossimo con il Venezia.

IL PERSONAGGIO – Fra i tanti tifosi nerazzurri presenti al Tardini il “focus” è riservato a Marco Faraci, pisano doc residente a Pistoia, partito alla volta di Parma (come da foto) “trascinando” con sé due amici, il pistoiese Gianmarco Grani e il napoletano Antonio Di Biase. Quando si dice “la forza della fede nerazzurra” indistruttibile, anche di fronte a sconfitte brucianti come questa.

Marco Faraci (a destra) con due amici

AUGURI A MARCO D’ALESSANDRO – Il 17 febbraio era anche il compleanno di Marco D’Alessandro, il giocatore nerazzurro giunto a Pisa proveniente dal Monza, non convocato per la gara odierna. I compagni di squadra, oltre agli auguri a livello personale, hanno provato a farglieli con un risultato positivo in campo. Non è andata così, ma ci rifaremo e soprattutto, nell’unirci agli auguri come redazione de “L’Arno.it”, aspettiamo un suo pronto rientro in campo, in quanto Marco è una pedina essenziale per il nostro amato Pisa.

TIFOSI – Trasferta in massa per i tifosi nerazzurri alla volta della città ducale, vista la distanza relativamente breve di 176 km e le due ore scarse di viaggio T anti i pullman organizzati, da quello del Club Autonomo Nerazzurro di Marco e Sabrina Pavolettoni, al Centro Coordinamento di Liana Bandini, alla Gradinata di Alessio Pellegrini, e addirittura i due organizzati dal Kinzica Group di Claudia Gambini e Chiara Frassi. Da sottolineare la presenza del gruppo San Romano (foto sotto di Sergio Fasano), i Pisani al Nord, i tifosi organizzatisi con mezzi propri e i gruppi della Nord presenti alla grande.

Il Gruppo San Romano
Un gruppo di tifosi nerazzurri
I tifosi del Club Autonomo con in primo piano Sabrina Pavolettoni e Andrea Giuntoli

In tutto, dai dati ufficiali, sono stati 1.822 i tagliandi acquistati dai tifosi nerazzurri per il settore ospiti. Supporters che hanno pavesato con bandieroni e striscioni il settore che li ospitava, esibendo, nel minuto di silenzio prima del fischio iniziale dedicato ai morti del crollo del cantiere di Firenze uno striscione significativo con questa scritta: “FIRENZE 16/02/24. BASTA MORTI SUL LAVORO”.

Tifosi nerazzurri che si sono fatti sentire facendo un tifo incessante dall’inizio alla fine tenendo testa ai tifosi locali, anzi ad un certo punto si sentivano solo i cori dei tifosi nerazzurri, ma su questo non c’è mai alcun dubbio, perché quando i gruppi ultras pisani sono presenti al completo, non ce n’è per nessuno. Ecco perché sarebbe essenziale un loro ritorno in massa sugli spalti dell’Arena Garibaldi, il Pisa ha sempre ed ora più che mai bisogno di loro, a cominciare dalla prossima gara interna con il Venezia.

Maurizio Ficeli 

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