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Il Pisa il giorno dopo – Quadrare, e alla svelta, la difesa

- Sport
22 Agosto 2022

Andrea Cosimi

Il calcio è molto più semplice di quanto si pensi: quando in tre partite ufficiali prendi dieci reti non puoi dare la colpa alla sfortuna ma, molto più semplicemente, devi interrogarti se è questione di modulo o di uomini. Perché al momento la difesa neroazzurra non convince, manca di personalità e, spesso, di automatismi. Così succede che una partita che potevi vincere alla fine per poco non la perdi grazie a due sciagurate disattenzioni del reparto arretrato.

Luci ed ombre dunque all’esordio casalingo: ottime trame in fase offensiva, abbastanza bene il centrocampo nonostante un Nagy in giornata no, fiducia per gli innesti di autentico valore aggiunto quali Morutan, Calabresi e Ionita, questi sì veri colpi di mercato.

Ribadisco come necessario l’arrivo di una punta da doppia cifra (perché non riprendersi Puscas? Si conosce a memoria con Torregrossa, tornerebbe volentieri), a meno che non si voglia caricare tutta la responsabilità dell’attacco su Torregrossa, Cissè e Masucci, cosa che troverei parecchio, ma parecchio discutibile.

E vediamo come è questo Rus, perché Caracciolo avrà tempi lunghi. Che sia forse il caso di un altro acquisto di valore in difesa? Perché se rispolveri De Vitis e Canestrelli fa la panchina qualche dubbio viene.

Intanto godiamoci questa B e difendiamola con forza, umiltà e determinazione tutti insieme senza parlare di A: domenica arriva il Genoa, sarà una vera emozione dopo così tanti anni, lo stadio sarà sold out contro una autentica corrazzata sostenuta da una delle tifoserie più numerose e calde d’Italia.

Bisogna muovere la classifica, in un modo o nell’altro.

Andrea Cosimi

Il 2-2 segnato da Torregrossa

Foto: Gabriele Masotti

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