Andrea Cosimi

No, il Pisa non ha perso perché la Curva non è entrata (io condivido le ragioni della protesta ma non sarò mai d’accordo nel rimanere fuori). Il Pisa ha perso semplicemente perché D’Angelo non ha sbagliato nulla e, con umiltà e consapevolezza, ha sfruttato gli errori di posizionamento, ripetuti, dei Neroazzurri.

Passano le giornate, adesso ventidue, e il Pisa non trova ancora stabilitàcontinuità, il Mister persevera nel presentarsi in inferiorità numerica in mezzo salvo poi ravvedersi in corso di partita (e infatti nella ripresa siamo andati meglio).

D’Angelo non ha tardato a capire che sulle fasce eravamo vulnerabili, sia a destra sia a sinistra e, assorbita senza danni la buona partenza dei nostri, ha progressivamente alzato il baricentro e ci ha subito fatto male alla prima occasione, complice una difesa ancora una volta incerta e un Nicolas cui forse qualche turno di riposo farà bene. Nemmeno il tempo di averla ripresa che siamo riandati sotto, stavolta dalla parte opposta, con Verde che ha avuto tutto il tempo per inventarsi un gran gol. Il rigore che ha chiuso la partita è stato poi figlio dei soliti imbarazzi difensivi. Peccato che a nulla sia valsa la rete di Bonfanti, una vera prima punta, averla avuta da inizio campionato…

E così, perso lo scontro diretto con lo Spezia, si ripiomba ai confini della zona retrocessione alla vigilia di un mese di febbraio che indirizzerà definitivamente il nostro destino: a Cosenza e Parma e in casa con Sampdoria, Venezia e Modena, non proprio un calendario facile.

Siamo tutti in curiosa attesa di cosa avverrà negli ultimi giorni di mercato: si vocifera una cessione per Tourè, l’unico giocatore la cui fisicità servirebbe come il pane in mezzo, mentre niente trapela in entrata, nonostante sia ormai lapalissiano che a questo organico manca molto a centrocampo e dietro.

Alla fine dunque ci lecchiamo le ferite e assistiamo al trionfo di D’Angelo, un mister che ha sicuramente commesso errori negli anni in Neroazzurro, ma che non ha mai smarrito il buon senso e l’onesto approccio, senza boria e presunzione, per giocarsi le partite.

Uno Spezia cui poteva essere data la spallata decisiva vince, si rianima e rientra in pieno nella lotta per la salvezza. E in quella battaglia sarà bene calarsi tutti, perché la strada è ancora lunga e le giornate sono sempre di meno. Occhio Pisa, a tutti i livelli, a sottovalutare questa stagione si rischia di tornare in C

Andrea Cosimi

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