Maurizio Ficeli
Dopo la vittoria di Lecco, che aveva dato speranza ed entusiasmo, il Pisa compie un passo indietro fra le mura amiche uscendo sconfitto per 3 a 2 ad opera dello Spezia, allenato dall’ex mister Luca D’Angelo. È la squadra ligure, ultima in classifica, a fare festa all’Arena mentre ai nerazzurri non resta che leccarsi le ferite. Perdere con lo Spezia, fanalino di coda, anche se in tandem con Feralpisalo e Lecco, brucia e “dimorto”, poi metteteci anche l’annosa rivalità che divide Pisa dalla compagine ligure e il quadro è completo.
A fine gara ho salutato con affetto mister Luca D’Angelo, il vice pisano doc Riccardo Taddei e il preparatore atletico Marco Greco, a cui sono legato da una sincera amicizia. Hanno fatto il proprio dovere per la squadra per cui lavorano ed è giusto così, ma li avrei salutati molto più volentieri se il Pisa avesse vinto. Però purtroppo ormai indietro non si può tornare, non ci resta che reagire da subito a partire dalla prossima gara in trasferta con il Cosenza.

SCHIACCIA A BRIGLIA SCIOLTA

NICOLAS – Sulla prima rete dello Spezia è stato incerto nell’intervento, mentre è incolpevole sugli altri due gol. Prestazione un po’ sottotono rispetto alle sue possibilità.

CALABRESI – Una buona prestazione. L’unico appunto è forse quello di aver lasciato troppo spazio a Vignali in occasione del primo gol dello Spezia, ma, nel complesso, è andato bene.

CARACCIOLO – Alcune sbavature, in occasione delle incursioni degli attaccanti avversari, gli hanno creato difficoltà. Può capitare, anche se, a mio avviso, il valore del “Comandante” è fuori discussione.

CANESTRELLI – Ha cercato il tutto e per tutto per far sì che la squadra agguantasse il pareggio. Una prestazione sufficiente, ma può fare assolutamente meglio.

ESTEVES – Dopo tante prestazioni magistrali, stavolta è stato sottotono, causando un rigore a vantaggio dello Spezia, poi messo a segno da Verde. TOURÈ (dal 77′) – Da un po’ di brio alla manovra.

MARIN – Fornisce il suo contributo come può, anche se la sua prestazione non è all’altezza di quelle viste in altre occasioni.

VELOSO – È sicuramente un giocatore di esperienza, ma stavolta non è riuscito a farla pesare. Da lui ci aspettiamo molto di più, anche per le indiscusse credenziali che possiede.  LISANDRU TRAMONI dal (46′) – Si mette subito in evidenza con impegno, toccando palloni importanti.

ARENA – Piccolo di statura, ma è un autentico “peperino”:  lotta, prende le botte, ma non ha mai paura. Si procura anche il penalty messo a segno da Torregrossa. Uno dei migliori in campo. MASUCCI (dal 77′) – Una ovazione saluta il suo ingresso in campo, dove anche stavolta ha dato il suo contributo. Tano è sempre una garanzia.

TORREGROSSA – Ha il merito di mettere a segno il primo gol del campionato, seppur su penalty, regalando il momentaneo pareggio al Pisa. Per il resto tanto impegno, ma si vede poco in area. BONFANTI (dal 63′) – Si conferma un bomber di razza, mettendo a segno la seconda rete in maglia nerazzurra, che dà fiato alle speranze dei tifosi di poter agguantare il pareggio. Purtroppo non è andata così, ma le prestazioni dello “Squalo” fanno ben sperare per il futuro.

D’ALESSANDRO – Il migliore insieme ad Arena, confeziona l’assist che permette allo “Squalo” di mettere a segno il 2 a 3. Una prova di generosità ed altruismo al servizio della squadra.

MLAKAR – Stavolta un passo indietro, dopo la bella prova di Lecco, dove mise a segno la rete che mise il sigillo alla vittoria, mentre stavolta ha sprecato un’occasione da rete dopo 8 minuti. VALOTI (dal 63′) – Anche stavolta fornisce il suo contributo generoso alla squadra. Mattia è davvero una garanzia.

ALL. ALBERTO AQUILANI – Purtroppo con lo Spezia il Pisa ha interrotto la striscia positiva di risultati positivi, malgrado la squadra ce l’abbia messa tutta, specie nella ripresa, per acciuffare il pareggio. Bisogna reagire da subito: è vero che la zona playout è ancora a 4 distanze, ma questo non ci deve fare allentare la tensione, anzi, deve darci lo stimolo ulteriore per farci raggiungere la quota salvezza il prima possibile.

L’EX DI TURNO, LUCA D’ANGELO – È tornato a Pisa conquistando una vittoria pesante per la sua squadra attuale anche se la strada anche per lui è sicuramente ancora lunga. Accolto con applausi e grande riconoscenza dal popolo nerazzurro, ci ha fatto un bello “scherzetto”, ma il calcio è questo e, sportivamente, accettiamo il verdetto, anche se gli avremmo augurato di vincere solo dopo avere giocato con il Pisa.

I TIFOSI – Si è giocato in un clima un po’ surreale. Sì, è vero, ufficialmente gli spettatori paganti erano 7.570, ma mancava il tifo dei gruppi della Nord e della Gradinata e la loro assenza è stata “assordante”, anche se i presenti nei vari settori dello stadio hanno tifato a più non posso, cercando di contrastare i cori dei circa 700 spezzini presenti in Curva Sud.

Francamente vedere la Nord con un vuoto nella parte centrale (foto in alto) fa male al cuore. Per carità, lungi da noi giudicare certe decisioni, siamo in democrazia e ognuno è liberissimo di fare ciò che vuole, però l’assenza dei gruppi ultras si è sentita tanto, inutile girarci intorno.

Ci auguriamo quindi che venga trovata al più presto una soluzione per il bene del Pisa, perché, francamente, sentire solo i cori dei tifosi ospiti non fa piacere. Il Pisa non può fare a meno della sua magnifica Curva Nord. Gruppi della Nord che, tra l’altro hanno manifestato fuori dallo stadio, prima della gara (foto sotto), per il problema, da loro fatto presente, dell’allargamento dei posti in Curva e quelli di prefiltraggio per entrare allo stadio.

Maurizio Ficeli 

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