Gli ingredienti per un fine settimana perfetto, sulla montagna dell’Abetone, c’erano tutti. La neve, le temperature giuste e il sole. Gli appassionati hanno potuto concedersi due belle giornate all’insegna dello sci e del relax, facendo sport e divertendosi. Si parla di circa diecimila persone sulle piste. E gli operatori del settore sono tornati a respirare, dopo un lungo periodo di vacche magre. La neve fa bene a tutti: a chi ama divertirsi ma anche a chi gestisce un ristorante, un albergo o un impianto di risalita, e a chi vi lavora. L’economia gira e tutti stanno meglio, non solo chi si diverte.

Dicembre era iniziato bene, con il ponte dell’Immacolata, poi però le temperature si sono alzate in modo anomalo, toccando anche i quindici gradi, e addio sogni di gloria sulle piste innevate. Nelle feste natalizie, fino a capodanno, le temperature sono state troppo miti, con la conseguenza che a malapena sono rimaste aperte solo due piste nell’intero comprensorio. Con l’anno nuovo finalmente è tornato il freddo (e la neve). Speriamo che duri almeno un po’. In passato ci sono stati anche tre o quattro inverni consecutivi senza (quasi mai) neve. Un vero e proprio disastro per la montagna che, al di là dello sci, ha bisogno come il pane del freddo e della neve.

L’Abetone si trova tra una serie di vette non particolarmente alte, l’Alpe Tre Potenze (1.940 mt), la Selletta (1.711) e il Monte Gomito (1.892), con circa 50 km di piste da discesa. Tre le zone che danno vita al comprensorio: una guarda alla Toscana, con le piste più storiche, la seconda verso il versante emiliano, con le tre piste Zeno, la terza con le piste della Val di Luce. C’è anche una bella pista di fondo lunga 18 km.

Si iniziarono a frequentare questi posti per praticare lo sci nel 1904. L’Abetone divenne così, anno dopo anno, una località turistica vera e propria, sia d’inverno che d’estate.

https://www.multipassabetone.it/

Foto: Pixabay

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