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Falso volantino con logo Avis contro il vaccino

- Cronaca
5 Novembre 2021

Tra le tante fake news legate ai vaccini che girano in questi tempi di Covid le cronache registrano un caso molto grave avvenuto in provincia di Grosseto. È stato diffuso un volantino, con il logo Avis (l’associazione dei donatori di sangue), che invita a non vaccinarsi per evitare pericolose conseguenze. La Asl Toscana Sud Est è corsa ai ripari condannando “le false informazioni non corrispondenti alla realtà dei fatti e del tutto fuorvianti circa le possibili conseguenze negative sul sangue dei vaccinati contro il Covid”.

Pare che il volantino sia partito da Roccastrada, comune grossetano di circa 8900 abitanti. Il sindaco, Francesco Limatola, ha incaricato la polizia municipale di svolgere alcune indagini.

Ma vediamo cosa si dice nel volantino. Chi si è vaccinato, si legge, avrà gravi problemi al sangue. I volontari che donano il sangue sono pertanto invitati a interrompere il loro gesto di generosità al fine di “smascherare la dittatura nazista” messa in atto dal Governo e dal Sistema sanitario. Il refrain è sempre lo stesso: viviamo in un complotto mondiale e ci privano della nostra libertà obbligandoci a vaccinarci.

La Asl replica sottolineando che sono “affermazioni deliranti, false e diffamatorie che non fanno altro che insinuare nei lettori dubbi del tutto infondati sulla validità del siero anti-Covid che, sulla base dei numeri a oggi che evidenziano una netta diminuzione dei casi e dei ricoveri rispetto a un anno fa e delle evidenze scientifiche, è appurato essere l’unico strumento in grado di farci uscire dalla situazione emergenziale”.

“Azioni di questo genere sono solo da condannare perché alimentano una falsa informazione non sostenuta da alcun fondamento scientifico – afferma la dottoressa Silvia Ceretelli, direttrice di Immunoematologia e medicina trasfusionale dell’ospedale di Grosseto – con l’unico scopo di minare la fiducia dei cittadini. Ribadisco e sottolineo che il sangue dei donatori vaccinati è assolutamente sicuro e non comporta a chi lo riceve nessun rischio di sviluppare trombosi o altre patologie ematologiche. I meccanismi fisiopatologici che sono alla base delle trombosi non possono essere trasmessi con il sangue ma, quando si verificano, sono dovuti alla somma di fattori genetici predisponenti e di una o più cause di comorbilità. Il sangue rappresenta una terapia salvavita, faccio quindi un appello a tutti i donatori e ai potenziali donatori affinché continuino a donare per permettere a chi ne ha bisogno di ricevere le giuste cure. Il sangue non si produce in laboratorio e l’unica fonte è l’uomo che permette a persone, come i talassemici, di proseguire la propria vita grazie a questo”.

Il vergognoso volantino

 

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