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Lapidi “sparite” a Palaia, ecco cosa dicono la Soprintendenza e il nuovo sindaco

- Cronaca
30 Giugno 2024

Un nuovo capitolo sulla vicenda delle “lapidi sparite” dalla facciata del palazzo comunale di Palaia (Pisa), di cui vi abbiamo già parlato qui e qui. Prima di tutto vi riportiamo cosa ci ha detto la nuovo sindaca di Palaia, Marica Guerrini.

Le lapidi di cui scrive non sono ‘sparite’ ma posizionate in luogo sicuro prima di trovare la giusta collocazione. A tal proposito lunedì prossimo 1° luglio, sarà presente presso il Comune il funzionario della Sovrintendenza, per la verifica del progetto di ristrutturazione del Palazzo Comunale e lo studio della collocazione delle lapidi di cui sopra. Sarà mia cura rendere noto la collocazione delle stesse. Cordialità”.
Per voler andare fino in fondo, visto che più volte la Soprintendenza era stata chiamata in causa, abbiamo pensato di interpellarla per avere un chiarimento sulla vicenda di Palaia. Questa è la risposta che abbiamo avuto dall’architetto Valerio Tesi.

È con viva sorpresa e profondo disappunto che si apprende dalla sua gradita e preziosa segnalazione come l’ex sindaco di Palaia, Sig. Marco Gherardini, e il tecnico incaricato, Arch. Fabio Lazzareschi, abbiano a lei riferito “del ruolo avuto dalla Soprintendenza nel “dirigere” e “sollecitare” la rimozione delle lapidi in questioni dalla facciata del palazzo del Comune di Palaia”. L’indicazione, come già comunicatoLe per le vie brevi, è destituita di qualsiasi fondamento e appare incomprensibile quanto a Lei riferito da ex sindaco e tecnico, incomprensibile perché la proposta di spostamento delle lapidi, o epigrafi che dir si voglia, fa parte del progetto di restauro della facciata del Palazzo Comunale di Palaia, progetto redatto dall’arch. Fabio Lazzareschi per conto del Comune di Palaia (responsabile del procedimento arch. Michele Borsacchi). Più precisamente, lo spostamento delle lapidi è indicato sia negli elaborati grafici (tav. 1, 3 e 5, stato attuale, modificato e sovrapposto) sia in particolare nella relazione tecnica generale (pagg. 31 e 33) allegata alla richiesta di autorizzazione, acquisita al protocollo della Soprintendenza al n. 12437 del 22 agosto 2022.

Con maggior precisazione, la relazione tecnica indica tra gli interventi previsti in progetto anche la “rimozione delle cinque epigrafi in marmo che tagliano lo sviluppo delle lesene non consentendo la lettura del fronte in maniera chiara: trattandosi di testimonianze comunque dal valore storico, queste saranno posizionate all’interno”, aggiungendo che “le epigrafi in marmo, viste le buone condizioni di conservazione, non richiedono particolari trattamenti o protezioni specifiche. Attualmente, considerate le dimensioni, si prevede la loro collocazione all’interno”. Pertanto, quanto a lei riferito è privo di qualsiasi fondamento.

Nel merito dell’intervento, pur ritenendo questa Soprintendenza che lapidi, epigrafi, stemmi e altri elementi posti su facciate e prospetti, anche non esposti alla pubblica vista, debbano essere conservati quali testimonianze di stagioni e momenti della vita nazionale e della vita della collettività locale, pur tuttavia la loro incongrua giustapposizione al disegno di facciata, sovrapponendosi alle paraste ioniche, tagliandone il fusto e interrompendone la continuità formale, ha motivato l’accoglimento da parte di questa Soprintendenza della proposta progettuale propria del Comune di Palaia, ritenendo congrua e condivisibile la proposta di collocazione delle lapidi sulle pareti del locale interno al Palazzo, che nel progetto diviene il percorso accessibile agli uffici comunali.

Tale collocazione alla pubblica vista di tutti coloro che accedono al Palazzo Comunale, proposta dal Comune, è stata ritenuta da questa Soprintendenza idonea a garantire un’adeguata valorizzazione delle epigrafi. Tutto quanto sopra esposto, si chiede al Comune di Palaia, che si inserisce in indirizzo, di rettificare, modificare o correggere eventuali improvvide affermazioni da parte di soggetti rappresentanti codesta Amministrazione comunale, o da essa incaricati, con immediato riscontro.

Il Funzionario
Arch. Massimo Ceccatelli

Il Soprintendente
Arch. Valerio Tesi

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Giornalista.

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