L’Arno dedica un articolo alla splendida vittoria italiana in Coppa Davis non solo per celebrare un risultato storico per lo sport italiano, ma perché a Malaga c’erano ben due toscani nella Nazionale azzurra. Il livornese Filippo Volandri, che ha guidato il team, e il carrarino Lorenzo Musetti, che ha giocato una partita in semifinale.

Il tennis nel dna della famiglia Volandri

L’avventura nel tennis di Volandri è partita dalla sua città, Livorno. Lo sport con le racchette è nel dna della famiglia. Il babbo, dirigente d’industria, è presidente del Tennis Club Livorno, sua sorella maestra di tennis, la zia maestra di livello nazionale. Quando Filippo ha sette anni gli mettono la racchetta in mano e, da allora, non la lascerà mai.

A sedici anni entra i professionisti e nel giro di un anno è il numero 520 del ranking mondiale. In pochi anni scala la classifica: nel 2003 diventa il numero uno in Italia, restandovi per quasi tre anni di fila (157 settimane). Il suo livello più alto lo raggiunge nel 2007 (numero 25 del ranking Atp), con due splendidi tornei, gli Internazionali di Roma (dove batte un certo Roger Federe, in quel momento numero uno al mondo) e il Roland Garros.

Wikipedia, foto Yann Caradec

Appesa la racchetta al chiodo Volandri si è diviso tra il tennis insegnato e quello raccontato. La Federazione gli affida la guida e valorizzazione dei giovani talenti, Sky, invece, lo sceglie come commentatore di punta. Nel gennaio 2021. infine, viene incaricato di guidare la squadra azzurra nella Coppa Davis. Lavoro svolto egregiamente, creando un gruppo di amici (prima di tutto), che alla fine trionfano a Malaga (Spagna), portando a casa la mitica insalatiera (Coppa Davis).

Legato alla sua Livorno, da alcuni anni Volandri vive a Roma con Francesca Fichera, ex “professoressa” del programma L’Eredità (Rai 1), e i loro due figli, Emma ed Edoardo.

Diplomato in ragioneria, appassionato di calcio e basket, ultimamente si diverte anche con il padel. Nella sua carriera da tennista dice di essersi ispirato allo svedese Stefan Edberg. La sua più grande emozione è stata aver sconfitto Federer sul centrale del Foro Italico il 10 maggio 2007. Una data che resterà per sempre scolpita nella sua memoria. Oltre al 26 novembre 2023, giorno della conquista della Coppa Davis come capitano della Nazionale azzurra. Ha guidato il gruppo che ha regalato bellissime emozioni a tanti italiani. E riempito di orgoglio anche noi toscani.

Foto in alto: Fitp Tennis (Facebook)

L’altro toscano nella Nazionale azzurra: Lorenzo Musetti

Nella squadra italiana campione a Malaga c’è anche un giocatore toscano, il carrarino Lorenzo Musetti (classe 2002). Dopo la vittoria della coppa ha dichiarato ai microfoni di Sky Sport: “È il modo migliore per chiudere questa stagione. La forza di questo gruppo è stata l’unione. È un sogno che si avvera. Questo gruppo ha delle basi per il futuro, spero che questa sia la prima della tante. È un’emozione indescrivibile”.

Lorenzo Musetti, foto Wikipedia

Nella sua carriera Lorenzo ha vinto due titoli Atp (su altrettante finali disputate), mettendosi poi in luce al Roland Garros, nel 2021, dove è uscito agli ottavi di finale. Il punto più alto della sua carriera l’ha raggiunto a fine giugno di quest’anno, arrivando alla 15ª posizione del ranking. Tra gli Juniores ha avuto una carriera brillantissima, portando a casa sette titoli tra cui gli Australian Open del 2019.

Nella prima semifinale di Malaga, contro la Serbia, dopo aver vinto il primo set Musetti è stato battuto da Miomir Kecmanovic per 6-7 (7-9), 6-2, 6-1, pagando un dolore alla coscia. Profonda delusione, la sua, che sperava di regalare all’ITalia il primo punto, dopo essere stato gettato nella mischia da capitan Volandri che, con questa mossa, aveva provato a sparigliare le carte.

Dalla Regione Toscana il Gonfalone d’argento a Volandri e Musetti

Il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, alla prossima riunione dell’Ufficio di presidenza dell’assemblea legislativa proporrà di conferire il massimo riconoscimento del Consiglio regionale (Gonfalone d’argento) al capitano Filippo Volandri, toscano di Livorno, e a Lorenzo Musetti, carrarino.

 

 

 

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