Giuseppe Capuano

1 Novembre, primo giorno della 57.a edizione di Lucca Comics. Fa impressione e suscita orgoglio al tempo stesso questo numero. Gli americani dicono “since” intendendo che stanno parlando di qualcosa di antico, quasi leggendario. Ecco, d’ora in poi dovremo aggiungere questa paroletta ammiccante anche al Lucca Festival, since 1966.

Giornata di pioggia però, ma la città si apre allo straripante flusso umano come se niente fosse. Solo la cupola degli ombrelli marca la differenza con una passata edizione solatia.

Ma veniamo al sodo. L’amico Guido vi dirà della cerimonia di inaugurazione, io vi racconto gli eventi a cui ho partecipato. Una premessa: l’area Comics quest’anno porterà i visitatori e le visitatrici del festival a intraprendere un viaggio alla scoperta di tutti i linguaggi della Nona Arte, declinati da oltre 300 artisti, tra cui 45 ospiti internazionali.

Da vecchio lettore bonelliano non potevo perdermi le novità dal mondo di Dragonero, una presentazione con Luca Enoch, Stefano Vietti e Luca Barbieri creatori del personaggio di Ian Aranill, varliedarto, cioè cacciatore di draghi. Il fantasy della Bonelli, che è non solo fumetto ma anche gioco, animazione e serie televisiva, si arricchisce di nuove avventure e collaborazioni. La novità di questo autunno è l’incontro di due giganti del fantasy a fumetti, come Conan il Barbaro e appunto Dragonero. La storia – sceneggiata a quattro mani da Stefano Vietti e Luca Enoch, e disegnata e colorata da Lorenzo Nuti – racconta l’incredibile viaggio dei due eroi all’inseguimento di un terribile drago e delle gemme da lui trafugate. A questo punto, cari pochi lettori, non potete fare a meno di entrare nello stand della Bonelli e acquistare il prezioso cofanetto completo dei tre albi.

Ma vi ricordate di Bruno Bozzetto? Ma sì, quelli un po’ attempati come me non possono averlo dimenticato. Era anche uno degli autori più famosi del vecchio Carosello, la trasmissione che metteva a nanna tutti i bambini negli anni ‘60. Ma non tuti sanno che è stato un grande dell’animazione e del cinema. Famose le collaborazioni con Piero Angela ed Enzo Jannacci, gli incontri con Mina e Matt Groening, il successo del Signor Rossi e quella notte degli Oscar in compagnia di Kim Basinger. Il maestro si è raccontato con la complicità dello scrittore Simone Tempia che lo ha aiutato a ripercorrere le sue esperienze di creativo e regista nell’autobiografia “Il signor Bozzetto”, pubblicata da Rizzoli Lizard. Ma Bruno ha precisato che l’autobiografia è roba da quasi morti, questi sono racconti e aneddoti scritti per farci sopra una grassa risata.

E il riderci sopra è una delle perenni magie del Lucca Comics, con l’animo più leggero non resta che rituffarsi nel caleidoscopio umano del festival, respirare l’umidità al top, raggiungere la macchina lontana chilometri e tornare a casa per raccontarvi un po’ di quello che ho visto. Per il resto a domani, stai collegato, amico.

Giuseppe Capuano

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