Maurizio Ficeli

Il Pisa affonda in Laguna, collezionando la seconda sconfitta consecutiva, dopo quella interna di martedì scorso con il Lecco. Ora è al quindicesimo posto e ha cinque squadre sotto. Bisogna cercare assolutamente di interrompere questo trend di risultati negativi, a cominciare dalla gara interna con il Como, per non rischiare di essere risucchiati nei bassifondi. Sabato prossimo con i lariani dobbiamo lottare con le unghie e con i denti come se fosse una finale di Champions League. I tre punti sono assolutamente d’obbligo.

SCHIACCIA A BRIGLIA SCIOLTA

Premessa – Prima di guardare alle singole prestazioni mi rivolgo alla squadra nel suo complesso. Purtroppo, cari ragazzi, per molti in questa partita del “Penzo” i giudizi non saranno positivi, ma mi capirete, deve essere uno stimolo per migliorare, e poi, come recita il detto “medico pietoso fa le piaghe puzzolenti”…

NICOLAS – Subisce due reti ma non ha colpe su di esse, complessivamente una buona prova.

BARBIERI – Uno dei migliori. Subisce il fallo guadagnando il rigore con cui il Pisa va in vantaggio, oltre ad essere una spina nel fianco degli avversari. Purtroppo anche lui si è un po’ spento, come gli altri, dopo il gol del vantaggio .

LEVERBE – Viene sostituito al 45’ perché subisce una ammonizione su un fallo evitabile. È necessario fare attenzione ed evitare che accada in futuro.
HERMANNSSON (dal 46′): Purtroppo il suo ingresso in campo non migliora la situazione, prende anche lui un’ammonizione e spesso è distratto.

CANESTRELLI – Bene nella prima parte della gara ma poi cala e subisce Pohjanpalo che finisce per oscurarlo.

BERUATTO – Soffre sia in fase difensiva che in quella offensiva, specie sulle avanzate dei giocatori avversari. Peccato, perché le sue possibilità sono senza dubbio di calibro migliore.

VELOSO – È un giocatore di classe indiscutibile, ma stavolta è parso spento, fa fatica in fase difensiva e non ha il pieno controllo della palla. LISANDRU TRAMONI (dal 75′) – Stavolta non riesce a creare insidie agli avversari, malgrado una gara di volontà in cui prova ad inserirsi nelle maglie avversarie .

MARIN – Si rende pericoloso con un tiro da fuori area deviato in angolo dall’estremo difensore veneto, nel complesso una buona prestazione.

ESTEVES – Non esprime quello che sa realmente dare, riuscendo poche volte a superare l’avversario, anche la squadra ne ha indubbiamente risentito.

VALOTI – Sicuramente uno dei migliori, sfodera una prestazione di qualità e di sacrificio ed è l’unico a rimanere a galla, malgrado il calo della squadra.
GLIOZZI (dall’83’’) – Troppo pochi 7′ per giudicarlo, anche se grande è la soddisfazione di rivederlo in campo.

VIGNATO– Purtroppo non riesce mai a creare pericolo agli avversari non arrivando quasi mai a finalizzare. PICCININI (dal 61′)- Una buona prova e tanta volontà, anche se deve essere più preciso in fase di conclusione .

MLAKAR – Non aveva cominciato male, ma dopo i difensori avversari gli hanno preso le misure anticipandolo sovente. MOREO (dal 61′) -Tanta buona volontà, che esprime lottando su ogni pallone al fine di agguantare il pareggio. Inoltre confeziona una bella palla per Piccinini, che però la spreca.

ALL. AQUILANI – La gara inizia sotto i migliori auspici con il Pisa in vantaggio, purtroppo dopo la squadra si lascia andare e questa è una situazione da capire e da rivedere, così come urge mettere un freno a questi ultimi risultati negativi per evitare di essere risucchiati in basso.


LA TRASFERTA
– Stavolta è stata libera, senza le restrizioni imposte dalla tessera del tifoso. Infatti, oltre ai sempre presenti pullman del Coordinamento di Liana Bandini e del Club Autonomo di Marco e Sabrina Pavolettoni, c’era anche il pullman del Kinzica Group, un pulmino da 9 posti coi tifosi della Gradinata, oltre ai gruppi della Nord. In tutto venduti, secondo i dati ufficiali, 584 biglietti per il settore riservato ai supporter nerazzurri, su un totale di 6452 spettatori paganti, cosa non da poco visto che la squadra veniva dalla sconfitta cocente con il Lecco. Tifosi che hanno colorato di nerazzurro e rossocrociato i quattro vaporetti che li conducevano da Porto Marghera allo stadio “Penzo”, dove tutti noi siamo arrivati dopo circa una quarantina di minuti, godendoci il panorama della Laguna con la stupenda piazza San Marco.

Tifosi del Pisa sul vaporetto a Venezia

Una trasferta per certi versi “surreale” visto lo spostamento finale, per raggiungere lo stadio, con i vaporetti. Arrivati al Penzo i tifosi giunti dalla città della Torre Pendente hanno dato spettacolo con striscioni, cori e bandieroni. Qualche schermaglia verbale con la tifoseria locale con cui non ci sono buoni rapporti, tanto che i veneziani non hanno trovato di meglio da fare che urlarci “come Livorno, voi siete come Livorno!!”, e “in Toscana solo Pistoia”, città con cui i lagunari sono gemellati. Ma poi ognuno ha dato sostegno incondizionato ai propri beniamini. Purtroppo un ritorno con le pive nel sacco per i nerazzurri, con la navigazione dalla zona dello stadio ai parcheggi di Porto Marghera invece che di quaranta minuti è parsa una infinità, più il viaggio per il rientro a Pisa

Alcuni componenti del Club San Romano a Venezia

ANNIVERSARIO DI MATRIMONIO – Nel viaggio per raggiungere Venezia c’è stato anche il tempo di festeggiare le nozze d’oro di due super tifosi fedelissimi di Cenaia, Brunello Bacciarelli e Carla Ciardi, sempre presenti al seguito del Pisa con il pullman del Club Autonomo. Hanno festeggiato i 50 anni di unione offrendo i pasticcini a tutti, dandosi un bacio (foto sotto) fra gli applausi dei tifosi presenti in un’area di servizio vicino a Padova. Gli auguri alla coppia di tifosi giunga anche da noi della redazione de L’Arno.it.

Brunello Bacciarelli e Carla Ciardi festeggiano con un bacio le nozze d’oro

IL PERSONAGGIO – Presente a questa trasferta in Laguna anche Luca Ghelarducci (foto sotto), dipendente della Scuola Normale Superiore e grande tifoso nerazzurro dalla notte dei tempi. Come può non manca mai, né in casa né in trasferta, crollasse il mondo. È doveroso, quindi, mettere in evidenza la sua infinita passione per il Pisa oltre che l’amore viscerale per la propria città.

Luca Ghelarducci

LA CAGNOLINA TIFOSA – Nella trasferta di Venezia al seguito dei nerazzurri c’era anche una cagnolina, una simpatica barboncina di color nocciola di nome Sofi (foto sotto), bardata con la sciarpa nerazzurra.

Sofi, cagnolina tifosa del Pisa

L’abbiamo immortalata per sottolineare come la fede per il nostro Pisa contagi anche gli animali. Sofi è una cagnolina davvero buona, pensate che non ha mai abbaiato, forse lo avrebbe fatto se si fosse imbattuta in suoi consimili di diversa fede calcistica, perché anche fra i cani, evidentemente, non mancano le rivalità.

Maurizio Ficeli

Maurizio Ficeli a Venezia

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