Marina Sacchelli

13 Ottobre 2023, l’ultimo concerto del festival “Muse Contemporanee e Note D’arte” è appena terminato e io sento di dover esprimere subito le mie emozioni prima che svaniscano, il tempo di tornare a casa e mi accingo a mettere per iscritto quello che ho ascoltato e l’atmosfera che ho respirato. Dire che si è trattato di un gran finale è riduttivo. Intanto la prima sorpresa si è avuta entrando nella splendida chiesa romanica di San Paolo a Ripa d’Arno, resa ancor più preziosa dalla originale e interessante mostra “Divine Creature” con la quale dieci celebri opere d’arte sacra sono state messe in scena fotograficamente da ragazzi diversamente abili coinvolgendo un team di truccatori costumisti e scenografi: risultato sorprendente.

Immerso in questa splendida location religiosa e artistica, il numeroso pubblico occupante tutte le panche della chiesa ha accolto con un applauso Sandra Landini l’organizzatrice del Festival, giunto quest’anno alla quinta edizione, che ha ringraziato gli sponsor ed ha presentato “L’Appassionata”, orchestra formata da sette giovani eccellenti musicisti fondata dal flautista Tommaso Benciolini, con Lorenzo Gugole, Maestro concertatore.

Il concerto “Vivaldi segreto” ha trasportato i presenti in un altro mondo per circa un’ora e mezzo, ipnotizzati dalla leggiadria del flauto siamo entrati in boschi popolati da personaggi fantastici e in suggestioni dal sapore vagamente orientale, come suggerisce uno dei brani eseguiti, “Il Gran Mogol”. Chissà, probabilmente il titolo faceva riferimento al celebre diamante in possesso del Gran Mogol, fatto sta che l’illusione a quell’Oriente favoloso ha contribuito a creare un’atmosfera ricca di brillanti virtuosismi e sogni ad occhi aperti.

Non credo di esagerare sostenendo che si sentiva il bisogno di questa delizia, della magia del flauto, dei violini, della dolcezza del suono sottile del clavicembalo. Per tutta la durata del concerto intervallata da calorosi applausi, grazie all’ensemble “l’Appassionata” e alle melodie del “Prete rosso” ci siamo tutti per un attimo alleggeriti dai pensieri cupi delle assurde guerre che tormentano i nostri tempi.

Il concerto si è concluso con un bis che Tommaso Benciolini ha presentato come un’Opera di Carl Philipp Emanuel Bach, al termine del quale fragorosi applausi hanno salutato i giovani talentuosi. Per concludere abbiamo rivolto un paio di domande a Sandra Landini, direttrice artistica dell’Associazione Fanny Mendelssohn.

A conclusione della rassegna qual è il suo bilancio finale?
“Sono molto soddisfatta degli splendidi concerti realizzati con tanti artisti internazionali, in location all’altezza della musica proposta, abbiamo avuto una partecipazione di pubblico notevole e infatti le serate sono sempre state sempre sold out, in alcuni casi addirittura abbiamo avuto liste di attesa”.

A quando il prossimo ciclo di concerti, ha in serbo un nuovo cartellone per il 2024?
“Si a febbraio prenderà il via l’undicesima edizione del Festival internazionale MusikArte, ovviamente sempre con artisti di fama. Sarà una nuova splendida kermesse”.

E noi la seguiremo anche stavolta con il nostro abituale entusiasmo sperando un giorno di poter godere anche di una sua personale esibizione al pianoforte.

Marina Sacchelli

 

Foto di Alessio Alessi

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