Maurizio Ficeli

La Carrarese fa suo il derby toscano sconfiggendo il Siena per 3 a 0 grazie ad una doppietta di Capello, che ha segnato un gol per tempo, e al terzo sigillo di Bozhanaj nel finale. Apuani pericolosissimi già dall’inizio, in una gara che hanno dominato, mentre si è visto poco il Siena. Con questo importante successo la Carrarese consolida il quarto posto in classifica, con 57 punti , mentre il Siena, malgrado la sconfitta, conserva l’ottavo posto a quota 48.

Ogni tanto su L’Arno.it apriamo una “finestra” sulla terza serie. Questa volta non ci siamo fatti sfuggire l’atteso derby del campionato di C (girone B), nel quale allo “stadio dei Marmi” si sono affrontate una Carrarese quarta in classifica, reduce da un pareggio esterno per 1 a 1 ad Olbia, e il Siena ottavo che aveva impattato per 0-0 nella gara interna con l’Alessandria.

Partenza nella tarda mattinata di domenica 26 marzo con il treno delle ore 10.06 da Pisa Centrale: raggiungo Carrara-Avenza in meno di 50 minuti. Scendo dal treno e percorro il lungo vialone che porta fino allo stadio apuano, “sciroppandomi” una camminata di ben 5 km, ma è tutta salute ed essendo un po’ “aggavitellato”, per dirla in pisano, male non mi ha fatto. Il panorama è stupendo, anche se in una giornata un po’ annuvolata: mi vedo davanti le maestose Alpi Apuane, con sotto la pittoresca città di Carrara, la famosa “patria del marmo”, mentre alle spalle si vede il mare con le gru del porto di Marina di Carrara.

Qui si parla il dialetto e non il vernacolo, come invece accade nelle altre città toscane. E tante sono le espressioni ed anche le battute verso i massesi, eterni rivali, che vanno dal tipico intercalare carrarino “lapetera” fino alla nota espressione “ca te vinisse il cagaron masseso”. Qui il ragazzo e la ragazza si chiamano “fanto, fanta” “mentre il “fantin” è il bambino. La nostra cecina è indicata come “farinata”, proprio come in Liguria, per non parlare della sedia che all’ombra delle Apuane è la “scrana”. Buona la cucina locale, dal famoso lardo di Colonnata fino ai testaroli della Lunigiana, ma non solo, specialità che il collega Francesco Fasulo, grande intenditore gastronomico, sicuramente saprebbe decantare molto bene.

Arrivando ai piedi delle Apuane mi piace ricordare una grande amica e tifosa fedelissima del Pisa. Si tratta di Rita Spada, carrarina, vedova di Paolone Carmignani, pisano doc di via Piave. Insieme seguivano il Pisa in ogni parte d’Italia: ai tempi di Romeo li incontrai a Foggia, ad Avellino (come da foto qui sotto) e in tanti altri posti. Pensate che con i figli e i genitori di Rita erano soliti aspettare il pullman dei tifosi pisani al casello di Carrara. Rita non ha mai abbandonato il Pisa, neanche dopo la scomparsa dell’amato consorte, che le ha impresso l’amore per i colori nerazzurri.

Da destra Paolone Carmignani e la moglie Rita Spada, insieme a Maurizio Ficeli allo stadio “Partenio” di Avellino, inizio anni 90. Dietro, da sinistra, Mino Palla con la moglie Franca, ed in alto a destra Aureliano Nardini “Vocina”

Arrivo allo stadio e in tribuna stampa incontro con piacere la collega Angela Gorellini (foto sotto) de La Nazione di Siena, oltre a Salvatore Ciotta, inviato di Magazine Pragma.

Ficeli con Angela Gorellini, La Nazione – Siena

I settori dello stadio dei “Marmi” sono occupati dalle tifoserie di Carrara (curva e gradinata) e di Siena, questi ultimi non più di una cinquantina presenti nel settore ospiti, ma nel complesso non c’è una grande presenza di pubblico, solo 867 spettatori paganti, e, francamente, per una gara di cartello come questa mi sarei aspettato una maggiore partecipazione.

Salvatore Ciotta e Maurizio Ficeli

Da notare che gli ultras della Carrarese hanno esposto lo striscione “Curva Nord Lauro Perini” con la scritta rovesciata. Noi a Pisa abbiamo sempre avuto buoni rapporti con entrambe le tifoserie, anche se con i carrarini non c’è più il gemellaggio di un tempo , ma resta comunque una salda amicizia, anche nel ricordo di Maurizio Alberti, tifoso nerazzurro, e di Lauro Perini, storico supporter gialloazzurro. Con Siena i rapporti sono di rispetto, più che altro dovuti alla comune antipatia verso Firenze, che ha radici storiche dai tempi dei Guelfi e i Ghibellini, e va avanti tutt’ora.

Iniziano le ostilità. La prima occasione è della Carrarese. Lancio per Energe che, a tu per tu con Lanni si fa parare il tiro di piede. Al 4′ Capello approfitta di un retropassaggio errato da parte di Collodel che l’estremo difensore bianconero Lanni respinge col viso, subendo un trauma cranico che lo costringerà ad uscire all’intervallo. Ma il gol per la Carrarese è solo rimandato perché lo stesso Alessandro Capello al 9′ porta in vantaggio i padroni di casa: tiro di Grassini, para Lanni, riprende Grassini, cross per Capello che insacca di testa la palla dell’1 a 0 facendo esplodere di gioia il pubblico di casa. I bianconeri senesi provano a reagire ma è la squadra di casa a rendersi più insidiosa. Il Siena prova a reagire ma combina poco. Un po’ di nervosismo e al 36′ viene espulso un componente della panchina senese, mentre al 41′ si registra un colpo di testa di Crescenzi per Castorani in area che tira al volo di controbalzo ma la sfera finisce al fil di palo, poi c’è un tiro di Di Santo allo scadere che per poco non sorprende Breza. Bisogna sottolineare che Crescenzi e Lanni hanno tolto diverse “castagne” dal fuoco al Siena, neutralizzando alcune azioni insidiose degli apuani.

La ripresa vede il Siena sostituire il portiere Lanni, infortunatosi nel primo tempo. La Carrarese al 68′ raddoppia: c’è un cross che giunge a Capello che di testa mette a segno la doppietta, confermandosi match winner. Il Siena accusa il colpo e subisce il terzo gol al 77′: Kleis Bozhanaj riceve la sfera e scocca un tiro dal limite che si insacca all’angolo per il 3-0 dei gialloazzurri apuani. Esultanza e sfottò da parte della tifoseria carrarina verso i senesi, ai quali viene cantato “cosa siete venuti a fa!”. La gara va a concludersi mentre inizia anche a piovere, il che fa pensare ad un ritorno all’inverno, malgrado oggi fosse il primo giorno dell’ora legale.

La Carrarese fa suo questo derby toscano battendo i bianconeri della città del Palio. Spiace per l’infortunio (si parla di trauma cranico) occorso nel primo tempo al portiere del Siena ed ex nerazzurro Ivan Lanni, al quale auguriamo un pronto ristabilimento così come a Marco Frediani, altro ex, che oggi non era presente allo “stadio dei Marmi”.

A proposito di giocatori ex Pisa, a fine gara ho avuto il piacere di rivedere e salutare Luca Crescenzi (foto sotto) che, malgrado la sconfitta della propria squadra, ha disputato una buona prestazione sbrogliando diverse situazioni difficili durante la partita.

Luca Crescenzi e Maurizio Ficeli

Molti a Pisa ricorderanno questo difensore di origine capitolina che contribuì alla promozione dei nerazzurri in serie B, sotto la guida di mister Rino Gattuso. La stagione, 2015-2016, culminò con lo spareggio infuocato allo “Zaccheria” di Foggia: Crescenzi collezionò 16 presenze mettendo a segno un gol, oltre a disputare il successivo torneo cadetto. Pisa è sempre riconoscente a chi ha sputato “sangue e sudore” per i colori nerazzurri e Luca Crescenzi è, senza dubbio, uno di questi.

Maurizio Ficeli

 

CARRARESE – Breza; Pelagatti, Marino, Imperiale; Grassini, Della Latta (89′ Cerretelli), Schiavi (78′ Mercati), Palmieri (67′ Bozhanaj), Cicconi (78′ Coccia); Energe (78′ Giannetti), Capello. A disp. Gatti, Satalino, Frey, Castigliani. All. Dal Canto.

SIENA – Lanni (46′ Manni); Raimo, Crescenzi, Riccardi, Favalli; Castorani (46′ Meli), Leone (56′ Orlando), Collodel (58’Buglio); Belloni, Disanto; Paloschi. A disp. Berti, Bearzotti, Ciurli, Petrelli, Verduci, De Santis, Picchi, Franco. All. Pagliuca.

Marcatori: 9′ e 68′ Capello (C), 77′ Bozhanaj (C)

Ammoniti: Belloni (S), Meli (S), Cicconi (C), Orlando (S)

Arbitro: Emanuele Frascaro (Firenze)

 

 

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