Da qualche anno un bel palazzo nel centro di Pisa è impacchettato in attesa dei lavori, che però tardano a iniziare. Si tratta dell’ex palazzo della Provincia. Ce ne siamo occupati nell’ottobre 2021. Oggi torniamo a parlarne. Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Serena Sbrana, consigliera provinciale del gruppo “Insieme per la Provincia di Pisa”.

 

375.000 euro per il palazzo della Provincia, che a Pisa si affaccia su Piazza Vittorio Emanuele II, ingabbiato da due anni e mezzo nei ponteggi e per il quale i lavori non sono ancora iniziati! Si tratta di soldi pubblici impiegati per il noleggio dei ponteggi e la realizzazione dei percorsi a terra, ma anche per la sostituzione delle recinzioni danneggiate e per rimuovere la sporcizia che si accumula all’interno. L’area, infatti, chiusa ormai da anni, è divenuta un ricettacolo di rifiuti oltre che ricovero di senzatetto.

Il presidente Angori due anni fa, a seguito delle legittime lamentele di un’associazione di categoria a proposito dei ritardi nei lavori, parlò di strumentalizzazioni di parte e dichiarò che la Provincia aveva agito e avrebbe continuato ad agire alacremente.

Il risultato, invece, è che non vi è traccia dei lavori che, forse, inizieranno la prossima primavera. Purtroppo questo scempio non troverà fine per almeno altri due anni, in base alle previsioni date dalla Provincia che, comunque, ha già messo le mani avanti dicendo che la fine dei lavori potrebbe slittare se si dovessero verificare complicazioni nell’approvvigionamento dei materiali. E, a proposito dei materiali, la Provincia ha intanto stanziato altri 150.000 euro a causa dell’aumento dei costi.

Questo palazzo è la dimostrazione, se ve ne fosse bisogno, dell’inefficienza della Provincia a guida Pd. Si sarebbe dovuti intervenire con tempestività, per eliminare una situazione di incuria e degrado che sta creando difficoltà anche alle attività che si affacciano su una piazza che viene vissuta, in tutte le ore, dai pisani e non solo. Invece si continua soltanto a fare promesse e a spendere inutilmente soldi pubblici”.

Serena Sbrana

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