Nel centenario della morte Livorno dedica una grande mostra a uno dei suoi concittadini più illustri, Amedeo Modigliani (1884-1920). L’esposizione si terrà ai Bottini dell’olio (Museo della Città), dal 7 novembre al 16 febbraio 2020, con il titolo “Modigliani e l’avventura di Montparnasse – La collezione Jonas Netter”. Dedicata al rapporto con gli “artisti maledetti” di Montparnasse, la mostra sarà curata dallo storico dell’arte Marc Restellini. I visitatori potranno ammirare 14 capolavori di Modì, provenienti da diverse parti del mondo.

Il sindaco Luca Salvetti non nasconde la propria soddisfazione: “Lunedì firmiamo il contratto e partiamo: questa mostra può essere la nostra Olimpiade, il motore perché Livorno cambi passo”. Si tratta del contratto tra tra il Comune di Livorno e l’Istituto Restellini di Parigi, rappresentato dal suo fondatore, lo storico dell’arte e direttore di musei francesi, Marc Restellini, che a livello internazionale è riconosciuto come uno dei massimi esperti di Modigliani. L’Istituto Restellini gestisce una raccolta di opere (Jonas Netter Collection), costituita dal primo collezionista e sostenitore del pittore, Jonas Netter.

“La mostra aiuta a rifocalizzare l’attenzione sul Modigliani livornese ed è un evento storico, dal momento che la nostra città non ha mai ospitato una mostra di tale importanza”, ha sottolineato l’assessore alla Cultura Simone Lenzi. Si colma così una lacuna clamorosa, visto che l’artista, conosciuto in tutto il mondo, era livornese.

L’operazione Modigliani ovviamente ha dei costi: 1.9 milioni di euro. UN bell’investimento, ma non certo stratosferico, tenuto conto che le opere portate a Livorno hanno un valore di circa 540 milioni di euro. Il Comune si dice convinto di ricavare 900mila euro dai biglietti dei visitatori (il costo è di 15 euro) e dalla tassa di soggiorno (aumentata) per chi verrà a visitare Livorno per vedere la mostra, con cui si conta di recuperare almeno 300mila euro. E il resto? Serviranno gli sponsor (al momento sono già stanziati 150mila euro). L’amministrazione comunale, da parte sua, dovrebbe stanziare circa 400mila euro.

Salvetti, come dicevamo, parla della “nostra Olimpiade”. E ricorda quanto si diceva in campagna elettorale: “Tutte le forze politiche avevano detto che nel centenario della morte si sarebbe dovuto fare qualcosa: noi ci siamo trovati davanti non ‘qualcosa’ ma il top. Ne abbiamo parlato in giunta e ci siamo detti che chi fa l’amministratore deve avere coraggio”.

In Consiglio comunale la variazione di bilancio per stanziare i fondi necessari alla mostra è stata approvata con 21 voti a favore (Pd, Casa Livorno, Futuro, BL, M5s), 5 contrari (Lega e FdI) e un astenuto. I consiglieri della Lega hanno parlato di “spreco di soldi“. E con Costanza Vaccaro sottolineano che la “longevità della mostra” può essere “un freno a mano al richiamo internazionale. E ancora: “Livorno non è all’altezza per ospitare un evento del genere – tuona il consigliere Carlo Ghiozzi – perché mancano una serie di servizi necessari dal punto di vista turistico. Spendere tutti questi soldi secondo me equivale a buttarli”. Il Pd, invece, invita a guardare oltre alla mostra in sé: “Livorno si riappropria di una identità culturale e di un figlio che è nato e cresciuto qui e che ha avuto una fama a livello mondiale. La mostra sarà un’operazione che farà bene a tutti e per questo – ha detto il consigliere Fenzi – spero che sarà un’operazione che possa coinvolgere tutti i cittadini e le forze politiche”.

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