Maurizio Ficeli

“Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”, recita una famosa canzone di Antonello Venditti che si adatta perfettamente a quello che sta accadendo in casa Pisa. È di queste ore, infatti, la notizia del ritorno alla guida del Pisa di mister Luca D’Angelo, fra la soddisfazione, inutile nasconderlo, di molti tifosi. Insieme a lui ci saranno sicuramente il fido vice, il pisanissimo (di Vecchiano) Riccardo Taddei e il bravissimo “Prof” Marco Greco.

Personalmente ne sono felicissimo perché quel giorno di metà giugno quando fu data la notizia che “l’Omone” non sarebbe più stato il tecnico del Pisa, per tanti fu un dispiacere non da poco, anche perché molti tifosi non riuscivano a trovare una giustificazione sul perché fosse stato rimosso, visto i quattro anni meravigliosi che ci aveva fatto vivere a livello di risultati ed entusiasmo.

Sì, c’era anche chi lo criticava per delle sostituzioni forse un po’ tardive durante le partite, ma evidentemente lui aveva il termometro della situazione ed agiva in conseguenza a questo, senza dimenticare che i risultati hanno sempre parlato in suo favore. Ora siamo qui pronti a riaccoglierlo a braccia aperte per tornare a sognare un Pisa in posizioni più consone di quelle dove è relegato attualmente.

Desidero dedicare qualche parola anche a mister Rolando Maran. Premesso che ho avuto modo di parlarci solo un paio di volte, ho potuto percepire di avere a che fare con una persona assolutamente seria, dedita con impegno al suo lavoro, forse un po’ schiva, a differenza dell’Omone, ma sicuramente un grande professionista. Insieme al secondo, Cristian Maraner, ha profuso tutto l’impegno possibile per la causa nerazzurra: se gli è mancato qualcosa forse è il calarsi in una categoria dove aveva allenato poco. Purtroppo però quando i risultati non arrivano ci vuole una svolta. Gli auguriamo comunque il meglio per il suo futuro.

A Pisa mister Luca D’Angelo ha lasciato un segno indelebile che è molto difficile cancellare nella mente dei tifosi nerazzurri, forse anche questo può aver pesato per il tecnico di origine trentina, però il ritorno dell’Omone sicuramente riporterà quell’entusiasmo che nell’ambiente si stava perdendo.

Un’ultima cosa: premesso che non conosco i programmi della società e non mi permetto di entrare nel merito, da tifoso auspicherei il reintegro di Robert Gucher, uomo spogliatoio oltre che grande capitano, che ha dato tanto in questi anni per la causa nerazzurra. Detto questo, dopo aver preso un brodino, essendo stati a digiuno diverse giornate ora con l’Omone ci aspettiamo la ciccia e di “vella bona” (alla pisana!).

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