Giovanni Caldara

Alla Tenuta Casenuove, a Panzano, l’itinerario fra installazioni e sculture si snoda tra cantina, vigneti e la galleria d’arte nel wine-shop.

Frutto della vite, e dunque della terra, il vino ha bisogno però di tutta la sapienza e del lavoro dell’uomo per essere gustato: un legame – questo che del vino ci fa comprendere come da solo non si dia in natura – che trova un accordo perfetto con il mondo dell’arte. È infatti grazie a una delle più alte manifestazioni del genio umano, quella appunto artistica, che possiamo comprendere in tutta la ricchezza i valori che si affacciano dietro a ogni bottiglia. E il felice progetto di Tenuta Casenuove, a Panzano in Chianti (FI), di legare in un abbraccio non effimero, ma duraturo il mondo del vino a quello dell’arte serve proprio a questo: ad allargare l’orizzonte dell’enoturista, dando profondità all’esperienza che qui si troverà a vivere.

Così è passeggiando tra i vigneti (una trentina gli ettari vitati tutti esposti a sud/sud-ovest) che circondano la bella tenuta la cui vecchia cantina risale al Cinquecento, che verremo sorpresi e circondati da tredici sculture di cristallo adorne di oggetti vari, tra cui perle, bottiglie di vino, archetti e portafortuna che sono opera di Pascal Marthine Tayou: si tratta dei “Geni di Casenuove” con le quali il noto artista camerunese, qui di passaggio e ispirato dal luogo, ha voluto rendere omaggio alle persone impegnate a plasmare giorno dopo giorno questo lembo di paradiso. Quello delle sculture sarà un dialogo che proseguirà con le due “Mangroove”, le fontane rossa e fucsia realizzate sempre dall’artista nei giardini antistanti il piazzale delle cantine.

Di lì si passa all’interno della tenuta vinicola dove da questo luglio è ospitata una mostra temporanea, che proseguirà fino a dicembre, in cui le opere dell’artista cubana Susana Pilar accolgono il visitatore in quella “Sala delle Volte” dove è il gioco di riflessi, tra specchi e fotografie di cui si compone l’installazione, a sollecitare il turista a una riflessione sulla condizione femminile a Cuba. Se da tempo il mondo del vino ha contribuito a sensibilizzare sul rapporto delicato che intercorre tra uomo e la terra che abita, è soprattutto oggi che non intende neppure sottrarsi al dibattito sulle urgenze più pressanti del comune sentire. E ciò qui avviene grazie alla collaborazione con una realtà artistica dal respiro internazionale come “Galleria Continua” di San Gimignano che ha portato a Tenuta Casenuove un’artista quale Susana Pilar, dopo la mostra dello scorso anno intitolata “Teenager Teenager” di Sun Yuan e Peng Yu, ma grazie anche al progetto “Le Radici dell’Arte” in cui un artista, scelto di anno in anno, come Tayou qui vi soggiorna con l’obiettivo di realizzare un’opera in grado di dialogare tanto col paesaggio che con gli uomini che lo modellano.

E certo a monte di quest’intrigante svolta artistica sta la regia appassionata del nuovo proprietario di Casenuove, l’imprenditore francese Philippe Austruy, mecenate e grande collezionista d’arte nonché patron di svariate tenute come quella Commanderie de Peyrassol in Provenza che di tale legame vino&arte ne è l’emblema, e che ha acquistato Tenuta Casenuove nel 2015 dando avvio a ingenti investimenti e importanti lavori di ristrutturazione. Il focus principale si concentra ovviamente sul vino: l’intervento ha visto il restauro delle vigne, l’introduzione di varietà come il Ciliegiolo, Colorino, Canaiolo quali vitigni complementari del Chianti Classico, ma anche il recupero dei muretti a secco (oggi patrimonio Unesco) che ne modellano il paesaggio, quindi la ricostruzione della villa. Quattro le etichette (Chianti classico d’annata e riserva, uno spumante 100% Sangiovese e un IGT Toscana Rosso) e ancora quell’anno, il 2018, in cui Casenuove diviene parte dell’Unione Viticoltori di Panzano, il primo bio-distretto vitivinicolo d’Italia. E
dunque se si comincia con la visita alle esposizioni artistiche della Tenuta (da abbinare alla degustazione di 3 vini, al costo di 25 euro compresa la visita in cantina, dieci in più se si sceglie di abbinare delle riserve) si può concludere l’affascinante percorso nel vicino wine-shop, nel centro di Panzano, dove dal settembre dello scorso anno è stata inaugurata una Galleria d’Arte che oggi ospita le opere dell’affermato artista milanese Loris Cecchini: un tassello in più delle mille lingue oggi parlate dal mondo del vino.

Giovanni Caldara

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