Dopo un delicato e attento lavoro di restauro quel crocifisso di legno è stato attribuito a Donatello. Si tratta del crocifisso della Compagnia di Sant’Agostino, annessa alla chiesa di Sant’Angelo a Legnaia (Firenze). Ora è stato posto nella sua sede originaria, il vestibolo dell’Oratorio di Sant’Aurelio. I risultati del restauro hanno confermato l’illustre paternità della scultura.

La sensazionale scoperta sarà illustrata nei dettagli durante una conferenza stampa in programma il 6 marzo, nella chiesa vecchia di Sant’Angelo a Legnaia. Alla conferenza stampa prenderanno parte Andrea Pessina (soprintendente alle Belle Arti e Paesaggio per Firenze Pistoia e Prato), monsignor Timothy Verdon (direttore dell’Ufficio Diocesano di Arte Sacra della diocesi di Firenze), Gianluca Amato (storico dell’arte), Silvia Bensi (restauratrice), don Giancarlo Lanforti (parroco di Sant’Angelo a Legnaia). Nel pomeriggio dello stesso giorno, alle ore 18.30, il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, benedirà il crocifisso.

Considerato uno dei padri del Rinascimento fiorentino, Donato di Niccolò di Betto Bardi (Donatello) nacque a Firenze nel 1386 e morì nella sua città nel 1466. Grande artista, fu pittore, scultore e orafo. Con le sue opere rinnovò la scultura, accantonando l’esperienza del tardo gotico e superando l’arte romana classica. Donatello inventò uno stile tutto suo, “stiacciato”, che si basava su minuscole variazioni degli spessori.

Foto: ritratto di Donatello (Wikipedia)

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