Dopo l’importante vittoria contro la Ternana il Pisa non ha tenuto, come invece avevo sperato e scritto, i “piedi per terra”. Probabilmente vedersi all’ottavo posto ha creato compiacimento eccessivo e non ha generato un’autostima e una convinzione costruttiva per proseguire il campionato con ancora più determinazione e umiltà.

Anzi, l’esatto contrario: i primi dieci minuti sono l’immagine certificata di una preparazione e di un approccio molle, superficiale ed immaturo, e le responsabilità sono tutte di Mister Aquilani, perché il posizionamento sul calcio d’angolo che ha generato la prima rete dei lariani, corner peraltro scaturito da una palla ingenuamente persa nella nostra metà campo, è colpa sua. Per non parlare poi della comica dinamica che ha generato il raddoppio avversario, con Loria che va a dare la palla proprio all’unico uomo cui non doveva, Marin, e questi gli restituisce malissimo il pallone: imbarazzante.

Il gol di Barbieri è stato poi un fuoco di paglia, i Neroazzurri hanno continuato con l’irritante tiki taka difensivo (che forse possiamo permetterci con squadre del nostro livello, non certo contro un Como che in estate non ha sbagliato nulla per puntare in alto davvero, era difficile da capire?), rischiando in più occasioni, per poi subire la terza rete per causa di uno sbadato posizionamento complessivo su un nostro calcio d’angolo, roba da andare diretti dietro la lavagna se fossimo a scuola.

Si va alla pausa con cinque punti di vantaggio sulla zona retrocessione (e sarà bene non dimenticare che con Cosenza e Spezia abbiamo perso lo scontro diretto). Bisogna mettersi in testa che, per rimanere in B, occorrerà maggiore umiltà, determinazione e ferocia agonistica, qualità che non solo i giocatori e Aquilani dovranno mettere in campo nelle ultime otto partite, ma anche l’ambiente tutto, e parlo di Società e tifoseria.

Pure una autocritica concreta e tradotta in fatti non guasterebbe, a tutti i livelli, per compattarsi in una unità di intenti vitale per arrivare all’obiettivo finale.

Purtroppo la batosta di ieri ci inchioda all’evidenza di una Salvezza ancora tutta da conquistare, con una quota da raggiungere alta, perché al momento occorrono almeno sette/nove punti.

Si tornerà in campo il primo di aprile alle 15 contro il Palermo, sottovalutare nuovamente l’avversario e la classifica rischia di farci sprofondare in zona retrocessione. Aquilani e i suoi chiedano scusa per la prestazione contro il Como e preparino come si deve e anzi ancor di più una partita assolutamente da non perdere.

Andrea Cosimi

 

Foto: Como 1907 (Facebook)

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