Nel dedalo causato dalla liberalizzazione dell’offerta energetica,  in questi ultimi giorni si è distinta la filiale pisana di una nota azienda nazionale, offrendo, ma solo a pochi “intimi”, dei vantaggi insuperabili. Veniamo subito all’antefatto. Una delle scorse notti, dall’1.43 fino alle 6.55, per la quinta volta in poco tempo qualcuno ha pensato bene di farci risparmiare un po’ di “piccioli” (come afferma un inquilino di uno stabile “risparmiatore”) togliendoci la “luce” per ore, di giorno, di notte, di sera, mattina etc… L’area interessata dai black out è sempre la solita, una parte di via Battisti e di viale Gramsci, galleria B. Ogni volta che si segnala il distacco una cortesissima voce femminile afferma che c’è un guasto in corso e che provvederanno a ripararlo entro un tot di tempo.

I tot durano l’ingiusto tempo per scongelare frigoriferi, spengere impianti di riscaldamento (per fortuna le non stagioni aiutano), la mancanza d’acqua per blocco autoclave, alimentando gli epiteti di coloro che stanno lavorando al pc (consiglio a tutti di selezionare l’opzione salvataggio automatico).

La domanda a questo punto sorge spontanea: ma se la zona “risparmiatrice coatta” è sempre la stessa, le potenti e tranquille squadre riparatrici saranno riuscite ad individuare il danno? Non sarà che queste riparazioni siano effettuate con leggerezza o peggio, non si sia riusciti ancora ad individuare la vera causa del danno? Non sarà che qualche topino livornese si diverta a rosicchiare cavi e cavetti a caso, giusto per far dispetto a qualche pisano?

Alla luce (termine poco adatto per questo articolo) dei fatti, gli irabondi cittadini colpiti da questo indegno, assurdo disservizio, hanno deciso di costituirsi in class action legale, almeno per recuperare qualcosa dei danni non solo psicologici subiti.

Di sicuro, si spera, a breve, di recuperare i soldi delle candele, abbandonando i rosari di “moccoli” che sono stati snocciolati in questi ultimi giorni.

Doady Giugliano

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Perché la rubrica si chiama “Lo Scolmatore” – Quando il livello è troppo alto è opportuno aprire le paratie dando libero sfogo all’acqua, per evitare che tracimi allagando tutto. Ogni riferimento al canale Scolmatore, che dall’Arno devia l’acqua in eccesso verso il mare, è voluto. Un libero sfogo ragionato da cui si possono trarre spunti di riflessione interessanti.

 

Foto: Pixabay

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