Impossibile dimenticare la dottoressa Barbara Capovani, brutalmente uccisa lo scorso aprile da un suo ex paziente. L’Azienda Usl Toscana nord ovest le ha intitolato il Servizio di psichiatria diagnosi e cura (Spdc) di Pisa. Durante la cerimonia è stata scoperta la targa con il nome della psichiatra. È stato inoltre ricordato il suo amore e la sua dedizione per il lavoro.

La cerimonia è stata aperta dalla dottoressa Simona Elmi, stretta collega di Barbara Capovani, responsabile facente funzione del Servizio di psichiatria diagnosi che da oggi porta il suo nome. “L’Spdc era il reparto che Barbara aveva contribuito a far nascere – ha detto Elmi – e quindi è giusto che da oggi sia il suo reparto”. “Vorrei rammentare come Barbara, dentro e fuori dal reparto, da vicino e da lontano, direi oltre il mestiere, aveva una passione vera, profonda, intima e fortissima per la buona psichiatria – ha proseguito Elmi – e quindi questa targa, oggi, non è solo un nome. E’ ricordo per noi, conoscenza per i giovani colleghi, monito per tutti. Con l’augurio che in questo reparto e in tutto il nostro servizio, si continui il lavoro fin qui compiuto da Barbara”.

In seguito hanno preso la parola Sabina Ghilli, direttrice della Società della salute di Pisa, Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, Michele Conti, sindaco di Pisa, e Maria Letizia Casani, direttore generale dell’Asl Toscana nord ovest.

“Dobbiamo molto alla dottoressa Capovani – ha detto Casani – questo reparto era un po’ la sua casa. Vi aveva portato il suo entusiasmo e la sua energia attraverso tante iniziative”. “Come Azienda – ha poi aggiunto Casani – lavoriamo costantemente per contrastare le aggressioni al personale, ma i numeri sono preoccupanti. Solo nel 2023, in tutta l’Azienda Usl Toscana nord ovest abbiamo già registrato 480 segnalazioni di aggressioni e l’anno non è ancora finito”.

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